Le novità fiscali del decreto Crescita

Il decreto Crescita è un provvedimento di cui si è parlato molto negli ultimi tempi e che è anche piuttosto ricco di dettagli. Eccone alcuni, per così dire i più cruciali:

  • Detrazioni a favore di agricoltura e per impiantare nuovi alberi;
  • Sconti rilevanti per coloro che acquistano un casa per affittarla o ristrutturarla;
  • Evitare la fuga di cervelli e attirare pensionati in Italia tramite dei bonus fiscali;
  • Favorire le aggregazioni tra istituti di credito e trasformare le banche popolari in Spa;
  • Incentivi fiscali su auto elettriche e fonti d’energia rinnovabili;

Rimandato per adesso il decreto Salva Roma, oggetto di scontro nelle scorse settimane all’interno dell’esecutivo giallo-verde, c’è anche una proposta volta alla lotta ai cinghiali.

Se il Movimento Cinque Stelle non ha presentato emendamenti sulla questione Roma, a farlo sono state le opposizioni, presentando le norme per accollare allo stato il debito delle Capitale: Leu, Fdl, Pd e Forza Italia i maggiori promotori. Il dibattito, che si annuncia particolarmente acceso, è stato rinviato dopo le elezioni europee. Ma ci sarà ancora un Parlamento a discuterlo? E’ tutto da vedere.

Tra le proposte da parte dei Cinque Stelle, c’è l’estensione dell’ecobonus anche a tricicli o quadricicli elettrici o ibridi, mentre la Lega punta forte sui maxisconti fiscali su acquisto casa con finalità di riaffitto o di profonda ristrutturazione, con l’Iva al 4,5% invece che al 9%. Inoltre, verrebbero anche riconosciute detrazioni del 19% sui mutui prima casa.

Dopo il fallimento durante l’approvazione della Legge di Bilancio, l’M5S propone nuovamente i limiti alle farmacie che possono essere controllate dalle grandi catene. La proposta è di limitare la partecipazione delle società nelle di capitali nelle farmacie sotto il 5% nello stesso comune e del 10% su tutto il territorio nazionale.

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