Dopo la mancata fusione, Commerzbank è costretta ad affrontare i vecchi problemi

Dopo avere brevemente flirtato con la Deutsche Bank, la Commerzbank deve nuovamente affrontare i vecchi problemi. Nonostante il numero della clientela sia aumentato, così come l’erogazione dei prestiti, con gli interessi sul reddito che hanno generato un 12% in più nel primo trimestre, trasformare questo business in denaro reale è una sfida enorme.

Il progresso è evidente, ma non così remunerativo per garantire alla banca competitività sul mercato, dove la concorrenza è spietata e i tassi di interesse negativi ancora in essere. Dopo il fallimento dei colloqui con il colosso tedesco Deutsche Bank, messi in atto per creare un unico e potentissimo istituto di credito, la Commerzbank potrebbe intavolarne altri con banche provenienti da altre nazioni dell’UE. Tra i principali candidati all’acquisizione o alla fusione, ci sono la UniCredit Spa e ING Group NV.

Le speculazioni su altri istituti di credito interessati, dopo la rottura con la Deutsche Bank, hanno fatto sì che il titolo della banca tedesca aumentasse del 32%, diventando la migliore performance tra le grandi banche europee.

La nuova strategia messa in atto da Martin Zielke, amministratore delegato, è stata quella di concentrare gli sforzi sui prestiti ai clienti corporate e ratail, rinunciando per adesso all’ investment banking. La banca è riuscita ad aggiungere 123.000 nuovi clienti retail e 800 corporate nel primo trimestre. In linea con le previsioni, le entrate sono diminuite del 2,8%. La strategia di crescita messa in atto dalla banca si basa su un marketing particolare per attirare nuovi clienti; purtroppo, è molto costoso e impiegherà tempo prima di tradursi in affari redditizi.

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