Banche, risparmiatori truffati: nella manovra risarcimenti “allargati”

La manovra su cui il governo ha lavorato intende mettere mano anche alla questione dei risparmiatori truffati. Alcuni riferimenti al caso banche e risparmiatori truffati c’erano anche nella prima bozza del testo, ma la novità di queste ultime ore riguarda il fatto che la Lega ha chiesto (e ottenuto) l’allargamento della platea dei beneficiari dei risarcimenti.

Massimo Bitonci, sottosegretario all’Economia, ha spiegato il contenuto dell’emendamento ribadendo che l’intenzione con cui è stato scritto è proprio quella: ampliare la platea di coloro i quali potranno accedere alle procedure di risarcimento, includendo così anche i possessori di quote partecipative (a tutto beneficio soprattutto dei risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza).

Nello specifico, l’emendamento intende accelerare i tempi di rimborso e aumentare le somme stanziate per ampliare le percentuali di ristoro. “Accelereremo i tempi di erogazione dei risarcimenti e incrementeremo lo stanziamento finanziario così da aumentare la percentuale del ristoro attraverso ulteriori disponibilità. Ci sono sul piatto fino a 2,5 miliardi di euro provenienti da fondi dormienti”, ha chiarito Bitonci.

La proposta firmata Lega consentirà ai risparmiatori truffati di proporre azioni contro banche e Autorità di vigilanza in maniera tale da ottenere il risarcimento della parte di danno non rimbrosata dal fondo istituito con la Legge di Bilancio.

Alcuni aspetti, comunque, devono ancora essere chiariti, così come si deve ancora capire che fine farà l’intera manovra: in questi ultimi giorni sta avendo luogo un ferrato botta e risposta tra il governo e l’Unione europea sui contenuti e le modalità che guidano la Legge di Bilancio. Una Legge, a detta dei piani alti di Bruxelles, fatta di molto deficit e poca crescita.

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