Divorziare senza avvocato, in 30 giorni e con soli 16 euro di spesa: ecco come

Sapevate che divorziare senza l’ausilio di un avvocato è finalmente possibile? Grazie ad una legge introdotta dall’allora governo Renzi, i coniugi che hanno intenzione di separarsi o di divorziare possono farlo seguendo un iter molto più semplice ed economico rispetto a quello previsto fino a qualche anno fa. Innanzitutto perché è un iter che toglie di mezzo avvocati, tribunali e giudici.

Se ci si rivolge ad un legale, per porre fine ad un matrimonio si possono arrivare a spendere anche 3.000 euro (o più), mentre la procedura senza avvocato ha un costo davvero irrisorio: appena 16 euro, che sono nient’altro che i diritti da versare all’ufficio di stato civile.

La separazione e il divorzio sono quindi diventati molto più semplici e molto più economici, in quanto per rompere un matrimonio basta rivolgersi al Comune e dichiarare la propria volontà di sciogliere il vincolo matrimoniale dinanzi al sindaco o ad un ufficiale di Stato Civile. Il Comune a cui ci si può rivolgere deve essere o quello di appartenenza di uno dei due coniugi oppure quello dove è stato celebrato il matrimonio. Ma quando è possibile seguire questo tipo di iter?

Il divorzio in Comune è fattibile solo nel caso in cui ci sia il consenso di tutte e due le parti e solo qualora non vi siano figli di mezzo che hanno una qualche disabilità o una qualche difficoltà. Se quindi c’è il consenso dei coniugi ma ci sono anche dei figli minorenni o maggiorenni che sono portatori di handicap, non autosufficienti economicamente o incapaci, l’iter accelerato col Comune non è più percorribile.

Qualora invece si rientri nei requisiti, allora il divorzio può avvenire dietro il pagamento di 16 euro e in soli 30 giorni di tempo: in un primo incontro le parti dichiarano la propria volontà dinanzi al Sindaco o all’ufficiale di Stato Civile, mentre nel secondo, che avviene a distanza di 30 giorni dal primo, si mettono le firme definitive che hanno lo stesso valore di una sentenza di Tribunale. L’importante è che tra la separazione (sempre presentata al Comune) e il divorzio siano trascorsi almeno 6 mesi.

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