Negozi chiusi la domenica e nei festivi: addio alla liberalizzazione degli orari

Sulle aperture domenicali dei negozi potrebbe presto esserci una svolta: la Lega, mediante la prima firma di Barbara Saltamartini, ha presentato in commissione Attività produttive una proposta di legge che di fatto introdurrebbe una stretta sulla liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi. Tale liberalizzazione, introdotta dall’allora governo Monti, ha fatto sì che ciascun negozio fosse libero di scegliere gli orari in cui tenere aperta la saracinesca, ma se la proposta della Lega dovesse passare, tale libertà verrà fortemente compromessa. O meglio, tolta.

Il testo punta a reintrodurre la chiusura domenicale obbligatoria dei negozi, riconoscendo l’apertura straordinaria nelle sole domeniche del mese di dicembre e per altre quattro domeniche o festività da scegliere durante l’anno. L’intento, si legge, è “introdurre un piano per la regolazione degli orari di apertura e di chiusura degli esercizi commerciali che preveda l’obbligo della chiusura domenicale e festiva dell’esercizio”. “Nel piano – si aggiunge – vengono individuati giorni e aree territoriali in cui gli esercenti possono derogare all’obbligo di chiusura domenicale e festiva. Tali deroghe si applicano alle domeniche di dicembre nonché ad ulteriori quattro domeniche o festività da individuare nel resto dell’anno”.

La proposta leghista ha già trovato il plauso di Confesercenti, che ha dichiarato: “Era giunto il momento di dare un segnale a migliaia di italiani, imprenditori e lavoratori, che aspettano un intervento correttivo sulla deregulation totale che è stata introdotta in Italia”.

Tutt’altro che entusiaste, invece, altre sigle: “Le nuove norme – ha spiegato Ettore Pietrabissa, presidente del Comitato Nazionale italiano della Camera di Commercio Internazionale -, vanno in controtendenza rispetto al periodo storico in cui viviamo, in cui i consumi, ma anche le aziende che investono, devono ricevere maggiore sostegno e non ulteriori ostacoli. Il nostro paese ha bisogno della libertà di apertura dei negozi nei giorni festivi per far progredire ricchezza, Pil e sviluppo economico”.

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