Reddito di cittadinanza già con la prossima manvora: addio Bonus 80 euro?

Il reddito di cittadinanza potrebbe arrivare già con la prossima legge di Bilancio. “Quella del reddito di cittadinanza – ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini – è una battaglia che sta a cuore al Movimento 5 Stelle. Sarà contenuta nella manovra visto che al governo siamo in due”. “Vogliamo rispettare gli impegni che abbiamo preso con gli italiani – ha aggiunto – e se per mettere in sicurezza l’Italia dovesse essere necessario spendere un miliardo in più, lo spenderemo”.

Il reddito di cittadinanza rappresenta però un progetto molto importante, forse un po’ troppo importante per quelle che sono le condizioni economico-finanziarie del Paese. Il fatto è che tale misura di contrasto alla povertà necessita di parecchie risorse: almeno 15 miliardi di euro, seguendo stime particolarmente ottimistiche.

Molti osservatori economici si chiedono infatti dove il governo abbia intenzione di trovare le risorse per portare in campo una riforma del genere, e come previsto dalla rivista Economia e Politica, alla fine è probabile che per riuscirci verrà introdotta una tagliola su tutta una serie di prestazioni previdenziali, sociali e assistenziali tuttora vigenti.

Per esempio, 1 miliardo circa potrebbe essere recuperato indebolendo l’assegno di disoccupazione (Naspi); altri 2,7 miliardi pare si vogliano trovare abolendo il reddito di inclusione, mentre altri 2 verrebbero prelevati dal progetto Garanzia Giovani e dall’assegno di ricollocazione. Infine, 9 miliardi potrebbero arrivare dal Bonus 80 euro che il governo Renzi aveva introdotto per le fasce di reddito più basse.

Sia Di Maio che Salvini, nei giorni scorsi, avevano garantito che il Bonus Renzi non sarebbe stato toccato perché effettivamente è di grande aiuto per quanti hanno un reddito medio-basso. Tuttavia le intenzioni preannunciate da alcuni insider lasciano supporre che invece certi strumenti di aiuto verranno toccati eccome. Nel corso dei prossimi giorni potremmo riuscire a saperne qualcosa di più, anche perché questo, fino a prova contraria, è il periodo caldo in cui vanno definiti progetti e risorse da inserire nella legge di Bilancio 2018-2019.

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