Il decreto dignità è legge: contenuto e reazioni

Il Senato ha dato il suo via libera al decreto dignità. Con 155 sì, l’aula di Palazzo Madama si è espressa favorevolmente sulla legge che porta la firma di Luigi Di Maio e che nei prossimi giorni verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Particolarmente soddisfatto lo stesso Di Maio, che a caldo ha dichiarato: “Dopo decine di anni è stato approvato il primo provvedimento non scritto dalle lobby. E’ il primo decreto che mette al centro i cittadini, gli imprenditori e i precari. Finalmente i cittadini segnano un punto: cittadini 1, sistema zero”. Il ministro ha quindi ringraziato il governo e coloro i quali in Parlamento non hanno fatto mancare i loro voti favorevoli, e a corredo del ringraziamento ha pubblicato una foto in cui abbraccia sorridente e fiero il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri Bonafede e Fraccaro. Il post è poi stato condiviso dallo stesso Conte.

Il provvedimento però non piace alle opposizioni. Forza Italia lo ritiene nemico degli imprenditori e il Partito Democratico, allo stesso modo, teme che la legge appena approvata finirà col produrre più disoccupazione, esattamente come pronosticato dall’Inps, che nelle scorse settimane ha parlato di una perdita di 80.000 posti di lavoro per via della stretta introdotta sui contratti a termine.

Negativi anche gli ambienti della sinistra, con Roberto Speranza di Liberi e Uguali che ha tuonato: “Questo non è un giorno in cui i cittadini hanno vinto. Caro Di Maio, oggi semmai tornano i voucher e domani arriverà la flat tax. Il sistema festeggia perché vince 2 a 0 contro i lavoratori”.

Il testo introduce una stretta sui contratti a tempo determinato, rivisita le norme sul licenziamento illegittimo e introduce una tagliola su split payment, redditometro e spesometro. Previsto anche il divieto di pubblicizzare giochi d’azzardo, nonché un aggravio di costi per quelle aziende che hanno ricevuto contributi pubblici e decidono poi di delocalizzare gli stabilimenti all’estero.

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