Pensioni e Tfr statali: col rinnovo dei contratti aumenti in vista

Il recente rinnovo dei contratti del pubblico impiego ha portato una ventata d’aria fresca non solo per chi lavora, ma anche per gli statali che sono andati in pensione. Lo sblocco degli aumenti salariali produrrà infatti un aumento non solo dello stipendio, ma anche della pensione e del trattamento di fine servizio e di fine rapporto di coloro che hanno un trascorso nella pubblica amministrazione.

In parole povere, chi è andato in pensione dopo il primo gennaio 2016 sarà soggetto a un adeguamento della pensione, nonché a un aumento della buonuscita (altrimenti nota come trattamento di fine servizio) che lieviterà proprio perché il suo ammontare è determinato dalla retribuzione (e se la retribuzione aumenta…).

Aumento delle pensioni: chi ne ha diritto

Vediamo un po’ più nel dettaglio chi è che ha diritto agli aumenti pensionistici, perché non basta essere stato un ex statale per ricevere gli aumenti: il ritocco al rialzo di pensione e buonuscita è previsto solo nel caso in cui il pensionato ha un trascorso in uno degli ambiti del pubblico impiego per i quali è stato sbloccato il contratto.

Il che significa che avranno diritto agli aumenti i lavoratori del comparto Funzioni Centrali dello Stato, i lavoratori impiegati nell’ambito scuola, formazione, università e ricerca e, per finire, i lavoratori del comparto Difesa e Sicurezza e Vigili del Fuoco. Di conseguenza, un ex poliziotto che è andato in pensione dopo il primo gennaio 2016 avrà diritto agli aumenti. Non ce l’avrà invece chi non ha lavorato in questi ambiti e chi, pur avendoci lavorato, è andato in pensione prima del 2016.

Di quanto aumentano le pensioni

L’aumento della pensione si aggira attorno agli 80-90 euro al mese. Va tenuto conto del fatto che la cifra precisa dipende da una serie di fattori, a partire dal settore di provenienza e dalla posizione del lavoratore. Per quanto riguarda il tfr o il tfs, anche questi casi l’aumento non è predeterminato, ma viene calcolato sulla base di diversi parametri.

Importante sapere, in ogni caso, che per vedersi riconosciuti gli aumenti non occorre inoltrare alcuna domanda: l’Inps procederà automaticamente con le operazioni di conguaglio e con il ricalcolo della pensione.

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