Amazon, nuovo centro in Lombardia: previsti 100 posti di lavoro

Amazon continua ad investire in Italia e lo fa aprendo un nuovo centro di smistamento in quel di Buccinasco, nell’hinterland milanese. Grazie a questo investimento sono previsti nuovi posti di lavoro, attualmente stimati in un centinaio di unità.

Secondo quanto riportano organi di stampa, il colosso dell’e-commerce metterà su un capannone da diecimila metri quadrati, che finirà col trovarsi a pochi passi da un magazzino del corriere Sda. L’idea, dopotutto, è quella di fornire un servizio comodo ed efficiente alle aziende locali, dando loro modo di poter contare su una spedizione dei prodotti quanto più veloce (il fatto che il centro di smistamento sia stato collocato a pochi metri dal magazzino Sda, dunque, non capita mica per caso).

Amazon è voluta andare avanti in questo suo progetto per dare una risposta alle circa 3.000 aziende di e-commerce che si trovano in Lombardia, grazie alle quali la regione in questione è divenuta una delle più attive dal punto di vista degli acquisti online: su scala nazionale, il 22% delle compere via web viene effettuato proprio in Lombardia.

Questa in ogni caso non è una vera e propria novità per Amazon, in quanto lo stesso colosso è già presente a Milano con la sua unità di Porto di Mare-Rogoredo. Inoltre a Origgio, nel varesotto, sempre Amazon ha un altro (enorme) centro di smistamento. Infine, nel quartiere Affori si trova il centro di distribuzione urbano che si occupa di gestire gli ordine effettuati mediante Prime Now. Quello di Buccinasco, dunque, è solo un elemento in più che si va ad aggiungere a una vera e propria rete che Amazon ha già insediato in Lombardia.

Fiero di questo nuovo investimento che, ripetiamo, dovrebbe portare all’assunzione con contratto a tempo indeterminato di un centinaio di addetti, è il sindaco Rino Pruiti. Più cauti invece i sindacalisti, in particolare quelli della Filcams-Cgil, che in una dichiarazione di Marco Beretta fanno sapere: “Accogliamo con serenità la nascita di nuovi posti di lavoro, ma che sia lavoro di qualità. L’azienda deve redistribuire i propri successi con i suoi dipendenti”.

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