Rc auto, inizia la rivoluzione: addio al bonus malus

Il mercato delle Rc auto sta per prepararsi a una vera e propria rivoluzione: il cosiddetto bonus malus, infatti, sta per scomparire definitivamente. Dopo l’introduzione di due provvedimenti che di fatto riformano la disciplina dell’attestato di rischio e gettano nuove regole per la definizione della classe di merito (e per la sua evoluzione nel tempo), le polizze assicurative così come le abbiamo conosciute stanno per cambiare.

Entro l’inizio dell’estate verrà avviato un tavolo a cui prenderanno parte varie realtà, tra cui anche le compagnie assicurative, e che avrà appunto l’obiettivo di studiare una formula che possa sostituire il bonus malus. Come? Con una formula che anziché essere legata al veicolo e alla residenza dell’automobilista, sia legata al comportamento effettivo del guidatore.

“Il punto – spiega il Sole 24 Ore – è monitorare il comportamento di ciascun guidatore, indipendentemente dal mezzo guidato. Si sta ipotizzando un sistema misto che valorizzi l’archivio nazionale della patenti, cioè che tenga conto delle segnalazioni sulle infrazioni rilevate dalle forze dell’ordine”.

In questo modo si terrebbe conto della sinistrosità dell’assicurato, cosicché non ci possa più essere quel fenomeno che induce un assicurato a cambiare frequentemente compagnia pur di “nascondere” eventuali comportamenti elusivi o fraudolenti. L’attestato di rischio, in sostanza, valuterà anche la sinistrosità del guidatore, e il premio assicurativo varierà di conseguenza.

E’ pure vero però che un sistema del genere farebbe sì, per esempio, che su un veicolo di famiglia condiviso da quattro patentati finiranno per esserci quattro polizze Rc auto obbligatorie al posto di una sola (che oggi copre tutti). Oggi, infatti, per un veicolo condiviso si può pur sempre fare una sola polizza Rc auto con la clausola della “guida libera” per avere la massima flessibilità dal punto di vista del “chi guida”.

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