Reddito di cittadinanza: ecco quanto costa davvero

Intanto, non è un vero e proprio reddito di cittadinanza. Se la proposta del Movimento 5 Stelle dovesse avere le fattezze di un vero reddito di cittadinanza, prima di tutto non sarebbe strutturata in questo modo e, secondariamente, costerebbe allo Stato la bellezza di 100 miliardi di euro (e più). Il cavallo di battaglia dei grillini è quindi uno strumento che si pone a metà strada tra un salario minimo garantito e un reddito minimo garantito.

Il “reddito di cittadinanza” in salsa 5 Stelle si rivolgerebbe a circa 9 milioni di persone, vale a dire a una platea che o non ha reddito o ha un reddito inferiore alla soglia di povertà (stabilita in 780 euro). Il costo dell’intervento in questi termini ammonterebbe a 16 miliardi di euro circa, anche se l’Istat ha fatto notare come i calcoli del M5S siano troppo ottimistici.

Le persone in povertà assoluta, fa notare l’istituto di statistica, sono 4,7 milioni, a cui devono aggiungersi 8,5 milioni di individui che versano in uno stato di povertà relativa. Il che significa che la platea di persone a cui andrebbe indirizzato il sostegno statale ammonterebbe a 13,2 milioni. Ecco quindi che dai 16 miliardi di spesa stimati dai grillini si salirebbe, tenuto conto appunto di una platea di beneficiari che va da 9 a 13,2 milioni, a circa 25 miliardi di euro.

Anche Bankitalia si trova concorde coi numeri dell’Istat, tanto che dai suoi numeri emerge che il 23% delle famiglie italiane, nel corso del 2016, versava in uno stato di seria difficoltà economica. Secondo la Banca d’Italia, quindi, il reddito di cittadinanza proposto dai 5 Stelle finirebbe per guardare a 14 milioni di persone. Altro che a 9.

Fattibile o non fattibile? Giusto o sbagliato? Pratico o utopistico? Questo sarà la politica a stabilirlo, anche se l’attuale émpasse, unita alle recenti dichiarazioni di Luigi Di Maio, starebbe già ridimensionando l’ipotesi di una riforma di questo tipo.

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