Cambio di regole per chi vuol richiedere l’esenzione dal pagamento del canone Rai. Un nuovo decreto, uscito proprio di recente, ha difatti aumentato la soglia di reddito entro cui sarà possibile non pagare il tanto osteggiato abbonamento televisivo. Il che significa che circa 350mila persone di età superiore ai 75 anni potranno avvalersi della gratuità del servizio.
In particolare, il decreto prevede che per essere esonerati dal pagamento del canone Tv sia sufficiente avere più di 75 anni e disporre di un reddito annuo non più alto di 8.000 euro (prima invece la soglia della no tax area era pari a 6.731 euro). L’innalzamento del livello reddituale che dà diritto all’esenzione salverà dal pagamento più di 200mila persone, che si andranno così ad aggiungere ai 115mila contribuenti che avevano diritto all’esenzione anche con i vecchi parametri.
Ma perché mai la Rai ha deciso di approvare un tale provvedimento? In un comunicato l’azienda spiega che l’obiettivo della misura è “promuovere l’inclusione sociale” e dare corpo al “principio di uguaglianza sostanziale”, nonché al “libero accesso all’informazione” che sia la Costituzione che la Rai promuovono. Il sostegno alle fasce più deboli, spiegano da Viale Mazzini, “rappresenta un valore imprescindibile per il servizio pubblico radiotelevisivo”.
L’esenzione è confermata anche per i militari stranieri, per i funzionari che lavorano per organizzazioni di natura internazionale, per i diplomatici e per tutti coloro che tramite apposita autocertificazione dichiarano di non possedere un apparecchio televisivo.
L’esonero dal pagamento del canone Rai va richiesto inviando una raccomandata alla sede torinese dell’Agenzia delle Entrate o recandosi di persona presso un ufficio territoriale dell’Agenzia. Il modello da inoltrare, via raccomandata o di persona, è scaricabile dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Per fare richiesta di esenzione bisogna quindi avere il suddetto modulo, un documento di identità valido e una dichiarazione che attesti la presenza di un reddito annuo non superiore a 8.000 euro.