Polo unico della malattia: crollano i giorni di malattia

A dicembre 2016 i lavoratori dipendenti che sono finiti sotto i controlli fiscali dell’Inps sono saliti a 13.2 milioni, 2.8 milioni dei quali appartenenti al settore pubblico e i rimanenti 10.4 riconducibili al settore privato.

Nei primi quattro mesi di operatività del Polo unico della malattia, l’Istituto di previdenza ha registrato un netto incremento del numero di certificati medici dei dipendenti pubblici che sono entrati nel raggio d’azione del Polo unico: c’è stato così un crollo del 13.1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E la stessa dinamica si è avuta, seppur in modo meno marcato (-2.1%), sul fronte privato.

E’ quanto risulta dal primo report sul “Polo unico di tutela della malattia”, che come voleva il progetto di riforma ha l’obiettivo di occuparsi delle assenze dal lavoro per malattia sia per i dipendenti pubblici che per i dipendenti privati. Le competenze sono sostanzialmente state uniformate sotto un unico ente così da fare ordine e da garantire un po’ di efficienza in più per l’appunto sul fronte dei controlli.

E dai dati emersi pare proprio che il progetto sia riuscito nel suo intento, visto e considerato che sia gli statali che i dipendenti privati hanno fatto un minore ricorso alle assenze per malattia.

L’Inps ha ricevuto la competenza esclusiva a gestire le visite mediche di controllo a partire dal 1 settembre 2017. A partire da quella data l’Istituto ha cominciato ad effettuare visite mediche di controllo sia per conto delle pubbliche amministrazioni sia per conto dei datori di lavoro privati.

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