Un invito chiaro e tondo a non pagare la prossima bolletta dell’energia elettrica. Un trucco che funziona solo se lo si mette in atto in tanti. Questo è il contenuto del messaggio che sta arrivando a molti via WhatsApp, spesso e volentieri trasmesso da amici, parenti e conoscenti. E come spesso accade quando si parla di catene, anche questo messaggio-bufala ha cominciato a fare il giro di migliaia e migliaia di telefonini.
La fake news si riferisce al fatto che l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e i rifiuti avrebbe approvato una delibera tramite la quale i distributori della luce sono autorizzati a recuperare dei crediti inesigibili tramite le bollette dei consumatori. E questo in un certo senso è vero, ma non è esattamente tutto quanto vero.
Perché è realmente previsto che i consumatori paghino una parte degli oneri di sistema non versati da chi non paga, ma questa è appunto una sola parte di quanto in teoria bisognerebbe incassare. Inoltre questi soldi non andranno nelle tasche dei fornitori di energia, ma serviranno a finanziare il comparto delle energie rinnovabili.
Nel messaggio appare scritto che “ci saranno dai 30 ai 35 euro in più da pagare per coprire i milioni di euro accumulati dai morosi (cioè da gente che non paga)”. E si invita la cittadinanza a “ribellarsi” contro questo meccanismo e a non pagare in attesa che il Tar prenda una decisione nel merito della questione. Ma anche qui ci sono delle inesattezze, poiché l’aumento ci sarà (come abbiamo già detto), ma non sarà realizzato prima di un anno; inoltre quando partirà, si tratterà di un aumento tutto sommato irrisorio.
L’altra bugia sta invece nella questione Tar, in quanto il Tar non è tenuto a prendere alcuna decisione in merito (anche se il Codacons ha fatto ricorso al Tar della Lombardia per chiedere l’annullamento della delibera).