Ripple, la quotazione riprende fiato: merito delle banche

La quotazione di Ripple torna a salire. Dopo giorni in cui sembrava che per la criptovaluta non ci fosse più nulla da fare, ecco che la tendenza è cambiata di nuovo e il cambio XRP/USD è tornato a riprendere fiato. Ad aiutare la ripresa potrebbero essere stati i rumor che stanno tuttora parlando della possibilità che le banche europee di piccole dimensioni finiranno per accettare il Ripple e, con lui, tutte le criptovalute più in vista.

Sembra in sostanza che gli istituti di credito si stiano organizzando per istituire un nuovo business: quello della consulenza sulle ICO. Insomma, mentre i governi tendono a spostarsi su una politica proibizionista, le banche sembrano più propense a percorrere un’altra strada, tanto che è proprio da loro, a questo punto, che potrebbe ripartire l’intero settore (ultimamente vittima di non pochi attacchi).

A tutto ciò si aggiunge l’accordo che è stato siglato con UAE, uno dei più grandi exchange mediorientali che è controllato dal miliardario Bavaguthu Shetty. L’accordo, molto semplicemente, prevede che la piattaforma in questione utilizzi la tecnologia blockchain a cui fa capo Ripple per permettere agli utenti di eseguire pagamenti in tutto il mondo.

La piattaforma UAE, infatti, si è iscritta al portale californiano RippleNet e proprio in questo contesto ha provato a spiegare le ragioni che l’hanno indotta ad aprirsi nei confronti della criptovaluta: “Adottare la blockchain di Ripple all’interno dei nostri sistemi di pagamento permetterà ai clienti di usufruire di una nuova e migliorata esperienza”, ha spiegato Promoth Manghat, CEO di UAE Exchange Group.

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