Mutui, tassi di interesse più bassi: le differenze col 2007

Nonostante l’economia sia in ripresa, questo è ancora un buon periodo per chi vuol accendere un mutuo. Secondo recenti analisi, infatti, ancora oggi rimangono in vigore dei tassi di interesse assolutamente interessanti, con un tasso fisso che può arrivare all’1.85% e un tasso variabile che a gennaio risultava essere attorno allo 0.94%.

A confermare queste elaborazioni è anche stata l’Associazione bancaria italiana (Abi), che nel suo ultimo rapporto ha definito con precisione il tasso medio applicato sui mutui immobiliari nel corso di questi ultimi tempi.

Ebbene, al 31 dicembre 2017 è risultato che il tasso medio fosse dell’1.90%, a fronte dell’1.97% rilevato soltanto nel mese precedente. Si tratta di un gran bel cambiamento rispetto alla dinamica vigente fino a pochi anni fa, quando il tasso medio vigente nel 2007, per esempio, ammontava al 5.72%! Facciamo quindi un breve raffronto tra quanto sarebbe costato un mutuo a dicembre 2017 e quanto sarebbe venuto a costare lo stesso mutuo nel 2007.

Su un finanziamento di 300mila euro, oggi giorno, il costo totale definito con un tasso dell’1.90%, sarebbe pari a 393.810 euro, 93.810 dei quali di interessi. Lo stesso mutuo nel 2007, con un tasso quindi al 5.72%, sarebbe venuto a costare la bellezza di 628.202 euro, con interessi pari a 328.202 euro. La differenza dunque è sostanziale e immediatamente percepibile, anche perché parliamo di un risparmio di 234.392 euro e di una rata mensile che oggi, al contrario di ieri, sarebbe più leggera di 651 euro!

Per quanto riguarda il lato pratico della questione, vale a dire le offerte mutui a tasso fisso vigenti in questo preciso momento, le banche più competitive da questo punto di vista sono Intesa San Paolo, Banca Carige ed Hello Bank, che su un mutuo di 50.000 euro e su un piano di ammortamento ventennale, propongono, rispettivamente, rate da 234.58 euro nei primi due casi, e una rata da 244.74 nel caso di Hello Bank.

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