Il Reddito di Inclusione sta ufficialmente arrivando nelle case di migliaia di famiglie italiane che versano in uno stato di difficoltà economica. Questa misura di contrasto alla povertà è stata varata l’anno scorso ma aggiornata e resa effettivamente operativa con la legge di Bilancio 2018. Ma esattamente cos’è cambiato con gli ultimi aggiornamenti?
Reddito di Inclusione (Rei): le novità dell’ultima ora
Intanto è stato introdotto un nuovo modulo per l’avanzamento della domanda. Dopo di che sono stati semplificati i requisiti necessari per l’ottenimento del contributo, e in ultimo, ma non meno importante, è stato aumentato l’importo massimo per le famiglie più numerose. In pratica per nuclei composti da 5 componenti si arriva a 534,37 euro mensili, mentre per nuclei da 6 o più componenti il Rei sale a 539,82 euro.
L’obiettivo della coalizione di centrosinistra che ha introdotto il Rei, in ogni caso, è di potenziare ulteriormente la misura qualora dovessero vincere le elezioni politiche del 4 marzo.
Rei 2018: guida ai requisiti familiari ed economici
Per quanto riguarda i requisiti di cui prima, il Reddito di Inclusione impone il soddisfacimento di due tipologie di requisiti: quelli familiari e quelli economici. Per quanto riguarda i requisiti familiari, il nucleo richiedente deve avere al suo interno almeno un under 18, o una persona disabile, o una donna in stato di gravidanza o un disoccupato di età pari o superiore a 55 anni.
Dal punto di vista economico, invece, i richiedenti devono disporre di un Isee inferiore a 6.000 euro e di un Isre non più alto di 3.000 euro, nonché di un patrimonio immobiliare che, fatta eccezione della casa in cui si abita, non superi i 20.000 euro.