Wall Street: Dow Jones giù. Finita la tranquillità?

Ultimamente sembrava stesse viaggiando su uno stato di calma piatta, ma nelle ultime ore Wall Street si è ritrovata a dover fare i conti con una nuova e seria battuta d’arresto. L’indice Dow Jones ha chiuso la sessione di ieri con oltre un punto percentuale di perdita, il che ha indotto gli investitori e gli osservatori economici ad interrogarsi sulle potenzialità del mercato azionario per questo 2018.

D’altronde ci si era messi alle spalle un 2017 tutto sommato molto buono per Wall Street, che un po’ con l’avvento dell’amministrazione Trump e un po’ a seguito della riforma fiscale che ha drasticamente ridotto le tasse alle imprese, aveva continuato a segnare trend rialzisti. Ma allora a cos’è dovuta la frenata del Dow Jones di queste ultime ore?

L’indice ha perso 363 punti e bruciato quindi l’1.37%, determinando la peggiore flessione mai registrata da maggio scorso. Causa di tutto ciò è stato il tonfo della United Health Care, ovvero della società che si occupa di fornire assistenza sanitaria nello stato del Minnesota.

L’azienda, infatti, ha perso oltre 4 punti percentuali dopo che Amazon, Berkshire Hathaway e JPMorgan Chase hanno annunciato di voler entrare nel business dell’assistenza sanitaria. Questi tre colossi, in sostanza, hanno comunicato l’intenzione di fornire un programma aziendale di assistenza sanitaria per il personale dipendente; un programma che si preannuncia più economico ma al tempo stesso più efficiente e di qualità rispetto ai programmi per così dire tradizionali.

Il crollo della United Health Care ha quindi trascinato giù il Dow Jones. Questo però non compromette affatto la dinamica rialzista che l’indice ha avuto negli ultimi tempi: ricordiamo infatti che il Dow Jones ha guadagnato più del 5% da inizio anno, e che anche l’anno scorso aveva guadagnato parecchio terreno, quindi, almeno per ora, si può dire che ha le spalle larghe per affrontare eventuali affondi.

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