Azioni Saipem in caduta libera: pesa l’arretramento del petrolio

Le azioni Saipem sono tra le protagoniste di questo venerdì di metà gennaio. Il titolo ha infatti aperto la giornata registrando evidenti segnali ribassisti, specie a causa di un prezzo del greggio che sta subendo una fase di correzione. I bei tempi rappresentati anche solo nei giorni scorsi, quindi, sembrano accusare qualche colpo.

Come hanno già avuto modo di spiegare alcuni attenti analisti, la ripresa delle quotazioni, sostenuta dall’accordo Opec di Vienna, ha indotto i produttori a introdurre ancora più greggio nel mercato, probabilmente con l’obiettivo di incassare quanti più proventi viste le valutazioni (ancora favorevoli) che si aggiravano sulla materia prima. Questa dinamica ha portato a una frenata del prezzo del petrolio e di riflesso a un brusco arretramento delle azioni Saipem, ora come ora classificate tra le peggiori della Borsa Italiana.

Allo stato attuale, vale a dire al momento esatto della scrittura, il Brent del Mare del Nord sta subendo una perdita di poco più di 1 punto percentuale, con una quotazione che ha quindi abbandonato i 69 dollari al barile portandosi attorno ai 68 dollari. Caso simile per il Wti, il cui prezzo è in calo di 1.14 punti percentuali e la sua quotazione viaggia poco sopra i 63 dollari. Tutto ciò sta facendo sì che le azioni Saipem siano in discesa dell’1.43% con una valore assoluto che pur nel suo saliscendi pare mantenersi stabile attorno ai 4 dollari.

Saipem, ricordiamo, è una società per azioni nata nel 1956 e particolarmente attiva nel mercato petrolifero. La sua specializzazione è legata alla realizzazione di infrastrutture riguardanti la ricerca di giacimenti e la perforazione, con successiva installazione, di pozzi petroliferi, oleodotti e gasdotti. La società, che nel 2006 ha allargato le sue maglie ai progetti su terra con l’acquisizione di Snamprogetti, è quotata nell’indice FTSE MIB di Piazza Affari e rappresenta la quinta compagnia attiva nel settore.

Impostazioni privacy