TRON, la criptovaluta che guarda all’intrattenimento

Nell’incredibile meandro delle criptovalute si sta provando a fare largo TRON, una nuova criptomoneta che ha cominciato a far parlare di sé già verso fine 2017 e che tuttora ha buone ragioni per continuare ad essere considerata. TRON, il cui acronimo è TRX, è una valuta digitale creata da Justin Sun, che tra l’altro è uno dei nomi che compaiono nella top 30 degli imprenditori asiatici under 30 più interessanti stilata da Forbes.

TRON si propone in buona sostanza come una criptovaluta dedita al mondo dell’intrattenimento, pertanto il suo utilizzo è legato più che altro all’acquisto di software, di biglietti per il cinema, di videogiochi e così via. E se si considera che questo oramai è un mondo che guarda con estremo interesse all’informatica, allo streaming di film e musica, al gioco d’azzardo e all’intrattenimento online, c’è da credere che di potenziale in questo settore ce ne sia ancora parecchio!

Con lo Smart Contract Protocol di TRON, gli utenti possono quindi accedere ad un’ampia platea di servizi: “Gli utenti – si spiega – possono detenere, conservare e pubblicare dati in tutta libertà. Inoltre possono godere del diritto d’autore sui loro contenuti, oltre che stabilire cosa, quando e come pubblicare i contenuti stessi”. Quindi da una parte ci sono i contratti intelligenti utili anche per la gestione del copyright, e dall’altra una criptovaluta destinata a gestire transazioni commerciali nell’ambito dell’entertainment.

Attualmente la capitalizzazione di TRON, pur muovendosi con alti e bassi così come fanno tutte le criptovalute, sembra stia procedendo a passo piuttosto spedito, soprattutto se si considera il momento non proprio idilliaco in cui versa l’intero settore. Il picco di 11 miliardi di dollari è stato toccato il 7 gennaio scorso, per poi ripiegare su quota 5/6 miliardi solo una settimana dopo. Insomma, il declino c’è, e di questo non v’è dubbio, ma va detto che (quasi) tutte le criptovalute al momento stanno bruciando parecchie posizioni.

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