Bloomberg stila la classifica dei “Paperoni” del 2017

I ricchi del mondo diventano sempre più… ricchi. Secondo un’indagine condotta da Bloomberg, nel 2017 i “Paperoni” del mondo si sarebbero arricchiti del 23% portando i loro patrimoni complessivi alla cifra record di 5.300 miliardi di dollari, vale a dire mille miliardi in più rispetto al 2016. Un dato che non lascia indifferenti in un mondo che è ancora fortemente dilaniato dalle disuguaglianze e dalla povertà.

A guidare questa classifica troviamo Jeff Bezos, presidente di Amazon, che ha strappato il primo posto al fondatore di Microsoft Bill Gates, che per diversi anni è rimasto fermo sul primo posto del podio. Il patron di Amazon è arrivato ad accumulare 99.6 miliardi di dollari, e il 2017 per lui è stato un anno che definire d’oro è dire poco: nel corso di questi ultimi dodici mesi, Bezos ha intascato 34.2 miliardi in più. Per quanto riguarda Bill Gates, invece, il suo patrimonio nel 2017 è cresciuto di 8.89 miliardi.

Il podio si chiude al terzo posto con Warren Buffet, numero uno della holding statunitense Berkshire Hathaway che è riuscito a guadagnare 11 miliardi in più.

Interessanti anche gli altri dati: il fondatore di Zara, Amancio Ortega, rimane fisso al quarto posto con 75.5 miliardi di dollari e 3.4 miliardi in più guadagnati nel corso del 2017. Stabile Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, che rimane in quinta posizione; e stabili sono anche i numeri uno di Google, Larry Page e Sergey Brin, nonché il messicano Carlos Slim e il presidente di Alibaba Jack Ma.

Per trovare un nome italiano bisogna scendere fino alla 33esima posizione, dove a farsi vivo è Giovanni Ferrero, amministratore delegato dell’omonima azienda. Al 37esimo c’è poi Leonardo Del Vecchio, presidente di Luxottica, che nel 2017 ha guadagnato più di 4 miliardi di dollari. Al 177esimo posto figura Silvio Berlusconi, il cui patrimonio è pari a 8.5 miliardi, in crescita di 1.15 miliardi rispetto a un anno fa. E nell’elenco degli italiani più ricchi non mancano di certo Giorgio Armani e Paolo Rocca.

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