Tassa sul fumo, contratti a termine e non solo: novità dalla manovra

Puntuale come non mai, torna ancora una volta l’ipotesi della tassa sul fumo. La Commissione Affari sociali della Camera ha approvato alcuni emendamenti alla prossima legge di Bilancio che di fatto spianano il terreno a questo tipo di percorso: gli emendamenti da presentare ora in Commissione Bilancio parlano di una nuova tassa sul tabacco e di un rifinanziamento, con i proventi della stessa, del Fondo sanitario nazionale.

Donata Lenzi, capogruppo Pd in Commissione, spiega: “Negli ultimi tempi ci sono stati tagli da 604 milioni di euro per la sanità; tagli che sono tuttavia dovuti al mancato accordo con le Regioni a statuto speciale. Non capisco tuttavia perché un mancato accordo tra regioni debba essere pagato anche dalla sanità delle regioni a statuto ordinario”.

Ancora da capire è invece il destino che riguarderà le sigarette elettroniche, che sembra finiranno per essere soggette anch’esse a una supertassa.

Interessanti anche le novità sul fronte lavoro che potrebbero (finalmente) porre fine alla durata eterna dei contratti a tempo determinato. “Come Partito Democratico – annuncia Chiara Gribaudo, responsabile Lavoro del Pd – presenteremo degli emendamenti che puntano a un abbassamento della durata dei contratti a tempo determinato da 36 a 24 mesi, nonché un pacchetto di misure riguardanti le politiche attive del lavoro”.

“Il faro guida – aggiunge Gribaudo – è l’occupazione stabile, per cui bisogna potenziare gli incentivi alle assunzioni. In linea con il Jobs Act, il contratto a tutele crescenti deve essere la forma contrattuale che le imprese prediligono di più, e la stretta sui contratti a termine non fa che muoversi proprio in questo senso”.

Tutte queste proposte verranno discusse nei prossimi giorni all’interno delle Aule parlamentari e permetteranno di definire meglio contenuti, obiettivi e conseguenze della manovra. Di una manovra che capita in un periodo piuttosto particolare visto che porta alla conclusione della legislatura e al voto che con ogni probabilità si terrà il prossimo marzo.

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