Esenzione bollo auto: ecco a chi spetta (e in quali termini)

Il bollo auto rappresenta uno dei balzelli più odiati dagli italiani ed è né più né meno che una tassa di possesso. Una tassa che viene naturalmente aplicata ai veicoli iscritti al PRA, indipendentemente dal fatto che circolino o meno: già il solo avere un veicolo iscritto al pubblico registro fa scattare l’obbligo del pagamento del bollo auto. Tuttavia, nonostante si tratti di una tassa onerosa e piuttosto fastidiosa, esistono diverse categorie di automobilisti che possono pagarla o in parte o non pagarla per niente.

L’esenzione bollo auto è riconosciuta innanzitutto agli invalidi. Quindi hanno diritto a non pagare il balzezzo gli invalidi che hanno una capacità motoria fortemente limitata e che si avvalgono di veicoli adatti alle loro specifiche esigenze (la disabilità del soggetto beneficiario deve però essere stata riconosciuta quale reale e permanente dalla Commissione Medica Pubblica).

Per ottenere l’esenzione è necessario che il veicolo sia intestato al conducente disabile oppure alla persona che ha a suo carico il disabile (e il disabile può risultare fiscalmente a carico di un altro soggetto solo se il suo reddito annuo non supera i 2.840,51 euro lordi. Inoltre bisogna sapere che l’esenzione vale solo su veicoli che hanno una cilindrata inferiore a 2000 nel caso del benzina e a 2.800 nel caso del diesel.

Dopo di che ci sono le auto storiche. Si definiscono tali i veicoli di interesse storico e collezionistico che sono iscritti in un apposito registro e certificati come tali, e che hanno almeno 30 anni di vita alle spalle. Occhio però perché non stiamo parlando di auto d’epoca, che sono tutt’altra cosa.

(Semi)esenzione anche per le auto ecologiche: i veicoli elettrici, ibridi o alimentati a gpl o metano non sempre sono totalmente esenti dal pagamento del bollo auto, ma nella gran parte dei casi hanno comunque diritto a delle agevolazioni. Le auto elettriche sono esentate totalmente dal bollo auto per i primi cinque anni di vita, dopo di che pagheranno comunque un importo pari a 1/4 del totale; i mezzi a gpl e metano pagano sin da subito 1/4 della tassa, mentre le auto ibride hanno diritto ad una serie di sconti riconosciuti su scala regionale.

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