Pensione anticipata? L’alternativa è l’isopensione

Si parla spesso di pensione anticipata e di tutti gli strumenti che essa ingloba (Ape volontaria, Ape speciale e così via), ma in pochi conoscono un altro strumento che dà diritto all’uscita anticipata dal mercato del lavoro: l’isopensione. Questo strumento permette al lavoratore di andare in pensione fino a 7 anni prima senza perdere un solo centesimo di retribuzione! Ma di cosa si tratta, nello specifico?

L’isopensione è un trattamento di sostegno al reddito (come la disoccupazione) che troviamo nelle aziende con più di 15 dipendenti; aziende che però, per avvalersi di questa possibilità, devono aver sottoscritto un apposito accordo con i sindacati successivamente approvato dall’Inps.

Ebbene, questo strumento fa sì che l’azienda versi al dipendente un assegno pari alla pensione che avrebbe ricevuto dall’Inps e che lo faccia per un massimo di 7 anni. In questo modo il lavoratore se ne starà a casa e continuerà a percepire la sua mensilità (che tecnicamente non è né uno stipendio né una pensione), per cui si tratta di uno strumento davvero niente male per il dipendente che ha la fortuna di vederselo applicato addosso!

Tuttavia l’isopensione può essere richiesta unicamente dall’azienda, e può entrare in campo qualora ci siano dei lavoratori di troppo che non servono più ai fini produttivi. Il massimo che il lavoratore può fare, quindi, è accertarsi presso un patronato di avere tutti i requisiti utili per l’isopensione.

L’azienda che vuole avvalersi di questo strumento, invece, deve concordare il tutto con i sindacati, controllare che i lavoratori abbiano i requisiti per poterne beneficiare e inviare le adesioni all’Inps. L’Istituto esaminerà il tutto e stimerà le cifre che l’azienda dovrà sborsare ogni mese ai dipendenti in prepensionamento. I dipendenti verranno a loro volta informati della cifra mensile e potranno decidere liberamente se accettare o meno la proposta.

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