Paradisi fiscali, nella blacklist anche 4 paesi Ue

Avremmo giurato che i paradisi fiscali si trovassero altrove, che coincidessero con qualche isola sperduta nell’Oceano, ed effettivamente nella gran parte dei casi è proprio così. Tuttavia ci sono anche quattro paesi europei che a quanto pare rientrerebbero nella definizione di paradiso fiscale!

A dircelo è un’indagine Oxfam, che nel caso specifico punta il dito contro Irlanda, Lussemburgo, Olanda e Malta. Oxfam ha condotto una ricerca molto accurata per definire i paradisi fiscali e lo ha fatto basandosi innanzitutto sui criteri indicati dalla Ue per l’inserimento nella cosiddetta lista nera: tra i parametri presi in considerazione troviamo per esempio la trasparenza, un’adeguata imposizione fiscale e la partecipazione ai fori internazionali sulla tassazione.

Sulla base di questi tre criteri, a detta di Oxfam, i paesi meno pressanti in materia fiscale sarebbero almeno 35 per quanto riguarda il mondo, e 4 per l’appunto interni al Vecchio Continente. Oltre a Irlanda, Lussemburgo, Olanda e Malta, quindi, nella blacklist figurano anche Albania, Isole Faroe, Macedonia, Aruba, Groenlandia, Serbia, Singapore, Bahamas, Hong Kong, Svizzera, Bosnia Erzegovina, Bermuda, Isole Vergini (sia britanniche che americane), Mauritius, Emirati arabi uniti, Montenegro, Isole Cayman, Nuova Caledonia, Isole Cook e tanti altri ancora.

In quanto all’Europa è curioso notare che proprio in questo periodo la presidenza Ue è sotto il controllo di Malta che, si legge in una nota, “si è espressa pubblicamente a favore di una lista nera europea ‘vuota’, mentre la Svizzera – si aggiunge – si aspettava senza mezzi termini di non essere inserita in lista”.

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