Cambio euro-dollaro in rialzo: si toccherà l’1.20?

Il cambio euro dollaro continua a salire tanto da aver superato già quota 1.19. Sembra insomma che da un momento all’altro la quotazione si spingerà su 1.20, soprattutto se si considera la debolezza che sta prendendo di mira il biglietto verde (a seguito dei verbali dovish della Federal Reserve).

A metterci il carico c’è, dall’altra parte, un euro particolarmente forte: l’apertura della SPD alla grossa coalizione con il centrodestra di Angela Merkel ha sciolto la crisi politica in Germania e ridato stabilità a quello che in fin dei conti è il paese-guida dell’Unione Europea. Per tutta questa serie di cose, e per una serie di fatti pregressi che lo avevano rafforzato già da tempo, il cambio euro-dollaro si tiene su livelli molto interessanti.

Ciò che potrebbe aiutare il dollaro a riprendere la sua marcia è la politica fiscale tanto voluta da Donald Trump, ma ad oggi ancora ferma: la riforma del fisco che prevede un sensibile alleggerimento della pressione fiscale è bloccata in Senato, ostaggio di alcune frange politiche che non sono convinte che una riduzione delle tasse sia proprio ciò che serve agli Stati Uniti. Si tratta dell’ennesima riforma che Trump si vede bloccare, dopo quella sulla sanità che alcuni membri del partito repubblicano hanno contribuito ad affossare.

Insomma, ci sono parecchie variabili da considerare, per cui la cosa sembra ostaggio di tutta una serie di fattori. Considerando quindi la cautela dovuta alle variabili che potrebbero cambiare da un momento all’altro, secondo Karen Jones, analista di Commerzbank, il cambio euro dollaro potrebbe portarsi entro l’anno a 1.2092; valore già registrato lo scorso 8 settembre.

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