Economia, Padoan a ruota libera su pensioni e Bce

“I pilastri fondamentali del sistema pensionistico non si possono e non si devono toccare perché andrebbero a detrimento dell’intero sistema italiano”. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione parlamentare sulla manovra spiega che “è del tutto immaginabile poter esplorare il novero dei lavori gravosi” ma “il meccanismo di adeguamento dell’età può essere migliorato in modo marginale”.

Sulla questione dei crediti deteriorati nell’Eurogruppo “sono intervenuto sostenendo aspetti di metodo e di merito”, perché “l’addendum va oltre i limiti istituzionalmente definiti dall’azione” della Bce. “Riteniamo comunque che ci sia qualche forzatura legale”, ha precisato il ministro al termine dell’Ecofin.

Gli interventi sugli npl vanno fatti “in tempi ragionevoli che evitino di generare nuove fragilità”, ha aggiunto, spiegando di essere stato l’unico a prendere la parola sul tema durante l’Eurogruppo, mentre gli altri ministri non si sono espressi.

Daniéle Nouy, presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, rispondendo in termini generali a una domanda sui salvataggi delle banche italiane, ha invece spiegato: “Non credo che l’esperienza delle ricapitalizzazioni cautelative delle banche viste dopo il Montepaschi suggerisca che sarebbe stato meglio lasciar fallire alcune banche, ma le banche devono smettere di negare la realtà”.

“Direi che siamo pronti ad affrontare un cambiamento in quello che è il contesto normativo o una revisione del modo in cui debbano essere gestite le inadempienze probabili”. Lo ha detto l’ad di Mps, Marco Morelli, in conference call, riferendosi alle norme allo studio della Bce in tema Npl. Morelli basa questa sua convinzione su “quello che la banca ha fatto negli ultimi 12 mesi a livello di gestione del portafoglio degli npl” con, tra l’altro, “la creazione di team dedicati alla qualità del credito”.

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