Le negligenze commerciali delle banche europee

UBS è stato il grande vincitore in materia di consulenza e sottoscrizione, registrando un aumento annuo del 42% delle commissioni.

Barclays ha dichiarato che le sue tasse bancarie derivanti da tale attività di consulenza sono aumentate del 15% a 2 miliardi di sterline nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, contro un calo del 14% dei ricavi della divisione commerciale della banca.

“Nel settore della consulenza aziendale e degli investimenti bancari e del debito stiamo facendo abbastanza bene, siamo la sesta forza negli Stati Uniti e la prima realtà nel Regno Unito, quindi è il business dei mercati che dobbiamo mettere ulteriormente a fuoco”, ha detto Barclays Chief Executive Jes Staley.

Secondo i dati di Thomson Reuters, le banche sono state aiutate da un anno di parzialismo per il rilascio di nuove emissioni di azioni, con offerte pubbliche iniziali globali fino a 143 milioni di dollari.Le maggiori banche d’investimento europee hanno registrato un calo dei ricavi sulle negoziazioni a tasso fisso, valute e materie prime (FICC), rispetto ai rivali di Wall Street nei tre mesi a fine settembre.

I ricavi del FICC sono diminuiti di oltre il 30% presso UBS, Deutsche Bank e Barclays, e del 26% presso BNP Paribas, contro un calo medio del 22% dei rivali degli Stati Uniti secondo i dati forniti da Thomson Reuters/IFR. Il crollo globale dei ricavi del FICC è dovuto diciamo al poco “appetito” degli investitori rispetto al 2016, quando il voto della Gran Bretagna per lasciare l’Unione europea e le elezioni statunitensi hanno portato alla turbolenza del mercato e quindi alle opportunità commerciali.

Le banche statunitensi sono state inoltre incoraggiate nel terzo trimestre da una performance più forte nel settore degli investimenti bancari nel trading, superando i loro rivali europei. La situazione si fa quindi particolarmente interessante, per cui vale la pena aspettare di vedere come evolveranno i fatti.

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