Assicurazioni, nuove strategie per rimanere competitive

Il successo di ogni compagnia assicurativa, in un settore che da qualche anno sperimenta una leggera flessione del ramo auto e polizze via, è la capacità di individuare nuovi strumenti per restare competitivi in un mercato che non accetta più sistemi di approccio obsoleti.

A Milano, durante l’Insurance Day, è emerso che il settore assicurativo è nel mezzo di una tempesta perfetta. Coi tassi di interesse rasoterra e il Quantitative easing della Bce gli effetti all’economia reale sono abbastanza blandi. “Tutto questo spinge al ribasso i rendimenti, mentre noi abbiamo necessità di preservare il capitale per poter pagare i nostri assicurati”, ha detto John Nelson, presidente dei Lloyd’s, in occasione della XV edizione dell’Insurance Day.

“Un settore assicurativo specializzato attira più capitale ed è quindi più appetibile per gli investitori alla ricerca di performance. Ma il contesto è complicato: i rendimenti sono bassi, c’è grande pressione sui margini e il livello di competitività è altissimo. È uno scenario che non si vedeva da 25 anni. C’è sempre più concorrenza che arriva dai Paesi emergenti. Tutto questo da un lato è positivo per il settore perché crea opportunità, dall’altro costringe però a stare molto attenti alla sostenibilità nei processi di rinnovo delle polizze”.

Le compagnie chiuderanno il 2017 con un calo del -2,8% rispetto al 2016. In tale scenario e dove si stanno affermando sempre di più paesi come la Cina e il Giappone, si rende quindi indispensabile la ricerca di nuove strategie e l’abbandono di vecchi modelli di business. Living services, digital marketing, analytics e mobile, questi sono i nuovi ambiti da sviluppare assieme ad una continua ricerca e sperimentazione con l’obiettivo di mettere al centro il cliente e le sue necessità.

Ci sarà insomma da monitorare molto attentamente il settore per capire come governarne al meglio i cambiamenti attesi (anche) per il prossimo futuro.

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