Bollette e piani tariffari: dal 2018 addio ai pagamenti ogni 4 settimane

Dal 2018 dovrebbero sparire una volta per tutte le odiose bollette quadrisettimanali. Il governo sta valutando un intervento che possa mettere la parola fine a un’abitudine che si è ormai andata consolidando, vale a dire fatturare a 28 giorni anziché a 30 le bollette telefoniche e quelle riguardanti i servizi pay tv.

E’ un meccanismo, questo, che va a penalizzare il consumatore che si ritrova infatti a pagare 13 mensilità anziché 12 (con un aggravio del 9%). La legge di Bilancio che ad ore passerà al vaglio delle Camere, quindi, potrebbe introdurre un provvedimento con cui verranno rese illegali le fatturazioni a 28 giorni.

Era stata la Camera dei Deputati, attraverso l’approvazione di una risoluzione ad hoc, a chiedere che il governo si impegnasse “ad assumere iniziative volte ad impedire che gli operatori telefonici e di telecomunicazione adottino una cadenza di fatturazione che non abbia come base il mese o un suo multiplo”. Tale provvedimento, spiegava il presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, Michele Meta, vuole in sostanza che gli operatori telefonici che intendono aumentare i costi dei loro servizi, introducano aumenti alla luce del sole, e non mascherati con questi meccanismi furbetti.

Il caso più eclatante a questo proposito riguarda la telefonia mobile, dove vige un’abitudine quasi unanime e consolidata a proporre piani ricaricabili a 4 settimane anziché a 30 giorni. Ma la normativa ovviamente non si riferisce solo al comparto della telefonia mobile, ma anche a luce, gas e pay tv, nonché a tutte quelle società che stipulano contratti con i consumatori e che sono sottoposte al controllo delle Authority.

La misura si andrà ad applicare a 360 gradi proprio per evitare che, una volta tolta la tariffazione quadrisettimanale dal settore telefonico, questa non possa poi ricomparire in altri segmenti di mercato.

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