Ieri, lunedì 16 ottobre, scadevano i termini per la presentazione delle offerte di acquisto per Alitalia. Ad oggi sono 7 le offerte pervenute per la compagnia di bandiera, e tra i sette brand che si sono fatti avanti spiccano anche Lufthansa ed Easyjet.
Manca invece Ryanair, che se in un primo momento si era detta disposta ad assorbire Alitalia, nelle ultime settimane ha poi ritrattato la propria posizione anche per potersi concentrare meglio sulla propria riorganizzazione interna (che ha comportato, fra le altre cose, la cancellazione di decine e decine di voli).
Per quanto riguarda l’avance di Lufthansa, nulla di sorprendente: la compagnia tedesca aveva già mostrato il proprio interesse nei confronti di Alitalia, tanto che i rumor parlano di un’offerta da 500 milioni di euro che punterebbe a rilevare la sezione aviation di Alitalia (cioè flotta, piloti, assistenti di volo e tenici operativi). Interessante invece l’arrivo a gamba tesa di Easyjet, che resta comunque interessata a una parte di Alitalia: non si sa bene cos’abbiano in mente i manager di Easyjet, e probabilmente la loro offerta verrà definita soltanto nei prossimi giorni visto che ora come ora c’era solo il bisogno di entrare in gara.
Si è fatta avanti pure la private equity americana Cerberus, anche se trattandosi di una società extracomunitaria, per via dei regolamenti europei non può ambire alla maggioranza e di conseguenza avrà bisogno di cercare una partecipazione con Lufthansa (che viene definita la compagnia più vicina all’aggiudicazione della gara).
I commissari dovranno decidere entro il 30 aprile 2018 il da farsi, e avranno quindi più tempo grazie alla proroga al prestito che il governo ha concesso loro (prestito che, ricordiamo, è salito da 600 milioni a 900 milioni di euro). Insomma, sembra proprio che ormai i tempi siano maturi per dare un futuro ad Alitalia: la tabella di marcia è già stata fissata e qualche nome disposto a rilevarne gli asset a quanto pare c’è!