Fmi plaude al QE della Bce, ma avverte: “Ci sono ancora molte fragilità”

La stabilità finanziaria è migliorata un po’ in tutto il mondo, ma questo non significa che ci si possa cominciare a sedere sugli allori.

D’altronde, il monito lanciato dal Fondo monetario internazionale nel Global Financial Stability Report è più chiaro che mai: “Occorre agire nell’immediato per evitare che le fragilità che stanno emergendo si trasformino in problemi ben più seri”. Nel rapporto si fa cenno quindi alle cinque debolezze che caratterizzano l’economia globale odierna, e tra queste v’è anche la volatilità che rende i mercati sempre più compiacenti dinanzi a dei potenziali shock.

Anche per questo è necessario che la Bce tenga fede al suo impegno di una politica monetaria particolarmente accomodante. Questo discorso si applica comunque in linea generale a tutte le banche centrali, a cui il Fondo ha invitato ad assicurare una normalizzazione della propria politica monetaria. “Offrire una strada chiara – si legge nel rapporto – aiuterà ad ancorare le aspettative dei mercati”.

Per quanto riguarda gli investimenti, invece, il Fmi parla di una “caccia che è andata troppo oltre”: allo stato attuale ci sono soltanto 1.800 miliardi di dollari investiti sotto forma di bond che hanno rendimenti del 4%, a fronte dei 16.000 miliardi di dollari che invece erano stati registrati nei periodi di pre-crisi. Sintomo del fatto che gli investitori istituzionali sono andati un po’ troppo oltre il loro “habitat naturale”, perché si son messi a cercare guadagni più sostanziosi e al tempo stesso più rischiosi, esponendo così i loro bilanci a continui rischi di credito e liquidità.

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