Sigarette, si va verso un nuovo aumento: +20 cent a pacchetto

Il prezzo delle sigarette continua ad aumentare. E non si tratta di una remota ipotesi, quanto di una mossa che il governo ha già annunciato di voler portare a compimento a breve (magari con la prossima Legge di Stabilità). Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sta infatti progettando un aumento della tassa sul fumo con l’obiettivo di disincentivare le persone al fumo, ma anche e soprattutto per recuperare 700 milioni di euro da destinare alla Sanità.

Un aumento medio di 20 centesimi a pacchetto, infatti, permetterebbe di recuperare quasi 1 miliardo di euro che potrebbe essere re-investito nella Sanità, quindi per far fronte alle nuove assunzioni, ma anche per coprire le spese date dai farmaci e dai vaccini che ultimamente sono stati inseriti nei livelli base di assistenza (cioè in quelle prestazioni che lo Stato fornisce a titolo gratuito).

Il principio che sta dietro questo possibile aumento parte da un presupposto, e cioè che in Italia ci sono 10 milioni di fumatori i quali consumano in media un pacchetto di sigarette al giorno. Conti alla mano significa che ogni anno gli italiani spendono all’incirca 3.6 miliardi di euro per l’acquisto delle sigarette.

Il tentativo al vaglio del governo Gentiloni in ogni caso non è nuovo nella storia. Anche un paio di anni fa era stato proposto l’ennesimo aumento delle tasse sulle sigarette, ma per volontà di Renzi quel provvedimento fu stralciato: l’ex premier Renzi era infatti contrario a qualsiasi idea di aumento delle tasse, pertanto il tentativo andò a vuoto.

Tra l’altro Renzi aveva intercettato l’inutilità di un provvedimento del genere, in quanto il gettito dato dalle tasse sui tabacchi è andato progressivamente diminuendo proprio per via dell’aumento delle tasse stesse: si è passati in pratica da 11 miliardi a 10.5 miliardi di euro, perché quando le sigarette cominciano a costare troppo, gli italiani si spostano su prodotti più a buon mercato oppure si convincono di smettere proprio di fumare.

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