Nel mese di agosto il tasso di disoccupazione scende all’11.2%, in calo di 0.2 punti percentuali dal mese precedente e di 0.4 punti rispetto a un anno fa. Lo certifica l’Istat, che parla di occupati in aumento per 375 mila unità.
Il tasso di disoccupazione quindi scende, e il tasso di occupazione, dal canto suo, sale al 58.2%. Una crescita, questa, che è peraltro trasversale: l’occupazione aumenta in tutte le classi di età, fatta eccezione per la fascia 35-49 anni dove la dinamica è meno positiva. Interessante il ruolo giocato dalla componente femminile e dai lavoratori a termine: dei 417 mila lavoratori in più, 350 mila sono a tempo determinato e 66 mila a tempo indeterminato.
In crescita sono soprattutto gli occupati over 50 (+354 mila), ma anche tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni si registra una crescita dell’occupazione (+167 mila lavoratori). Come detto in precedenza, calano invece i 35-49enni che trovano lavoro (-147 mila). Per quanto riguarda la situazione giovanile, il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-24 anni scende al 35.1%, dato che segna un calo di 0.2 punti rispetto a luglio 2017 e di 2.2 punti rispetto ad agosto 2016.
Soddisfatto di questi dati l’ex premier Matteo Renzi, che sulla sua pagina Facebook ha parlato di “risultati chiari” e di un merito da attribuire prevalentemente al Jobs Act. “Sono spariti i gufi che tuonavano contro il Jobs Act – ha scritto Renzi – e sono spariti anche tutti quelli che in questi anni non hanno fatto altro che urlare e protestare”.
“A noi – ha aggiunto – non interessa che ci sia data ragione per il passato: a noi interessa che ci venga dato ascolto per il futuro, perché solo riducendo le tasse l’Italia potrà continuare ad abbattere la disoccupazione, anche giovanile. Non dateci ragione per ieri, ma dateci ascolto per domani”.