Mutuo cartolarizzato? Ecco perché non c’è motivo di allarmarsi

Se si sta pagando un mutuo, può accadere di ricevere una comunicazione scritta attraverso la quale la banca ci informa che il nostro mutuo è stato oggetto di cartolarizzazione. Ma c’è da temere qualcosa se si riceve un avviso di questo genere? Assolutamente no! Anche se arriva la cartolarizzazione, infatti, le condizioni del mutuo non cambiano affatto. Anche perché cartolarizzare un mutuo significa semplicemente che la banca vende quel mutuo, quindi quel credito, a una società terza che viene in questo caso definita “società veicolo”.

In pratica la banca compie questo tipo di operazione per rientrare nell’obiettivo di liquidità che si era prefissata. La società veicolo quindi rimborsa alla banca la liquidità che è pari al valore del mutuo comprato e, a titolo di garanzia, emette dei titoli obbligazionari che si riferiscono ai mutui di prossima emissione. Si tratta in conclusione di un’operazione un po’ articolata ma che tutto sommato riguarda la banca e la società veicolo, senza coinvolgere più di tanto il cliente finale.

La cartolarizzazione del mutuo infatti non solo non comporta alcun cambiamento a livello di contratto, ma anche i rapporti con la banca rimangono gli stessi: da parte sua, il mutuatario continuerà a mantenere i rapporti con la banca di sempre e a pagare a lei le rispettive rate. E’ chiaro però che nel caso in cui si volesse richiedere una surroga o una rinegoziazione, la cartolarizzazione diventerà quasi un ostacolo perché in genere non permette di cambiare i termini dell’accordo che sono stati stipulati tra la banca e la società veicolo.

Queste difficoltà sono appunto tali, ma non rappresentano comunque nulla di insormontabile: grazie a una convenzione firmata nel 2007 dall’Abi e dal Consiglio del Notariato, anche i mutui cartolarizzati possono essere oggetto di revisione se il mutuatario lo richiede.

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