Ci sono nuovi dati sul Fondo di garanzia prima casa che, tra gennaio 2015 e giugno 2017, ha ricevuto la bellezza di 35.051 richieste di accesso. Di queste, 29.734 sono state ammesse alle garanzie, per un valore di mutui garantito superiore a 3.4 miliardi di euro. In particolare, nei primi sei mesi di quest’anno le richieste pervenute al Fondo sono state 15.758, mentre a maggio e a giugno sono state più di 3.200 al mese, con un ritmo di più di 100 domande al giorno.
Ma esattamente che cos’è questo Fondo di garanzia prima casa? Come abbiamo avuto modo di accennare già in altre occasioni, si tratta di un fondo, inizialmente partito con una dotazione di 650 milioni di euro, nato per volontà del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questa sorta di tesoretto è quindi gestito dal Ministero per mano di Consap, ma anche dall’Associazione bancaria italiana, visto e considerato che ad oggi sono 174 le banche e gli intermediari finanziari che hanno aderito all’iniziativa. Il fine ultimo del Fondo è chiaro: supportare le famiglie che hanno intenzione di acquistare la loro prima casa.
Si tratta di un fondo al quale tutti possono avere accesso, senza limiti di età, anche se oggi giorno sono arrivate domande soprattutto da parte di under 35 (63% del totale). Il Fondo non fa poi alcuna distinzione in quanto a reddito percepito, anche se chiaramente viene data la priorità agli under 35, alle famiglie monogenitoriali con figli minori e agli inquilini di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari. A quelle persone insomma che si ritiene essere più in difficoltà.
Per quanto riguarda il beneficio, l’accesso al Fondo significa usufruire di garanzie che coprono il 50% della quota capitale del mutuo ipotecario (non superiore a 250mila euro). Occhio però, perché tutto questo discorso vale solo ed esclusivamente su abitazioni non classificate come “di lusso” (cioè non appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9).