Tassazione e rendimento dei conti bancari

Chi ha almeno un conto bancario sa benissimo come per risparmiare il più possibile sia indispensabile considerare i vari costi ad esso associati. Tra tasse, rendimento e spese accessorie, infatti, mantenere un conto ha le sue spese ed è solo conoscendole nel dettaglio che si potrà essere sicuri di scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenze.

Partendo subito dalle spese è importante sapere che ogni conto corrente è soggetto all’imposta di bollo di 34,20 euro l’anno. Questa è esente per conti al di sotto dei 5000 euro ed è invece a carico del cliente per i conti che superano questa cifra. Se il conto è intestato ad una persona giuridica la tassa sale invece a 100 euro l’anno e questo indipendentemente dall’entità del contro in banca.

Esistono poi altre spese accessorie che cambiano da banca a banca e che possono variare anche in base all’offerta stipulata al momento dell’apertura del conto. A queste vanno sempre aggiunti eventuali bancomat e carte di credito che comportano dei costi fissi aggiuntivi più, ovviamente, quelli legati ai vari prelievi.

E se è vero che ogni operazione bancaria può portare ulteriori costi aggiuntivi, oggi esiste la possibilità di gestire il proprio conto corrente da casa, tramite internet. In questo caso, grazie anche alla minor quantità di operazioni, è possibile risparmiare riducendo anche alcuni dei costi fissi.

Per chi desidera aggiungere anche un rendimento, la soluzione è quella di aprire un conto deposito che sarà soggetto ad una tassa annuale pari allo 0.20% delle somme in giacenza. In questo caso il rendimento aumenta in base al rischio, alla somma vincolata ed al tempo per il quale si deciderà di vincolarla. Ovviamente è importante valutare il tasso creditore, considerando che sugli interessi ci sarà una ritenuta fiscale del 26%.

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