Mercato mutui nel 2017: il punto della situazione tra pro e contro

Il mercato dei mutui ultimamente si è fatto piuttosto conveniente, poiché se da un lato abbiamo dei tassi di interesse particolarmente clementi, dall’altro c’è da dire che anche la concorrenza che si è andata instaurando nel settore ha contribuito ad abbassare i costi.

Del resto banche e istituti di credito vari hanno subito una importante liberalizzazione del settore, che è passata tanto dall’ampliamento delle realtà in concorrenza tra di loro, quanto dal maggior potere messo nelle mani dei clienti (ad esempio consentendo loro di spostare il mutuo da una banca x a una banca y senza alcun tipo di costo, o di poter avere il conto corrente presso la banca x e il mutuo sottoscritto con la banca y senza particolari problemi di sorta). Insomma, per nostra fortuna le cose sono andate cambiando sensibilmente.

Ci sono però delle regole che anziché far fare qualche passo in avanti lo hanno fatto all’indietro (sempre ovviamente dal punto di vista del consumatore). Una di queste riguarda il fatto che ormai le banche tendono a non finanziare più dell’80% del prezzo di acquisto dell’immobile, per cui se un soggetto ha intenzione di acquistare casa per 100.000 euro, di fatto, dalla banca, potrà ottenerne solamente 80.000: gli altri 20.000 si presuppone li abbia o già o li richieda presso una finanziaria sotto forma di prestito personale.

Attenzione però, perché ci sono alcune banche, come Intesa Sanpaolo e Unicredit, che offrono mutui al 100%, anche se chiaramente lo fanno a fronte di requisiti un po’ più stringenti e selettivi. Si richiede per esempio un contratto a tempo indeterminato valido già da un tot. di tempo, o la presenza di un garante che possa accollarsi la responsabilità del mutuo, e così via…

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