Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi del Credito Cooperativo (FITD) è un fondo di garanzia partecipato dagli istituti finanziari che fanno parte del sistema del Credito Cooperativo. Introdotto nel 1997, questo fondo è stato restituito per recepire la direttiva europea numero 19 del 1994. L’adozione delle linee guida comunitarie, infatti, ha portato alla modifica del preesistente Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e alla conseguente nascita di un fondo che potesse essere autonomo e dedicato appositamente agli istituti del Credito Cooperativo.
La funzione di questo fondo è quella di tutelare coloro i quali hanno effettuato dei versamenti in una delle banche facenti parte del sistema. I titoli che danno diritto al rimborso sono depositi, assegni circolari e titoli assimilabili.
Le eventualità che permettono ai clienti di ricorrere al FITD sono legate a difficoltà finanziarie in cui si può trovare l’istituto finanziario, nonché l’assoggettamento a liquidazione coatta amministrativa o ad amministrazione straordinaria. In caso di bisogno, il fondo in questione sopperisce quindi all’inadempienza della banca entro 20 giorni al massimo dal giorno in cui la Banca d’Italia ha avviato dei provvedimenti nei confronti dell’istituto in difficoltà.
Secondo le regole che ci si è dati, il fondo va incontro a ciascun creditore nella misura massima di 100.000 euro. Oltre a proteggere i clienti della banca, intervenendo qualora ci fosse bisogno di liquidità, il fondo contribuisce anche a prevenire situazioni di crisi, tutelando la liquidità e la solvibilità delle banche che fanno parte del sistema.