La valorizzazione della diversity, la multietnicità e l’integrazione hanno portato l’Italia a una crescente richiesta di finanziamenti da parte di cittadini stranieri, comunitari ed extracomunitari. A tracciare il quadro della situazione è un’indagine di Tecnocasa, la quale ha misurato nel primo semestre 2016 una domanda dei mutui per la casa nel 13% dei casi avanzata da clienti europei e nel 4.1% dei casi presentata da parte di immigrati.
Gli stranieri che richiedono un finanziamento per l’acquisto di una casa, rileva Tecnocasa, sono per lo più di nazionalità rumena (31.2% del totale), albanese (16.5%) e moldava (10.8%); tra i non europei vanno forte i peruviani (3.6%), i marocchini (2.5%) e gli indiani (2.3%). Quasi un mutuatario su tre dell’Italia Occidentale appartiene a uno degli stati europei, mentre gli extraeuropei, soprattutto dell’America Centro-Meridionale, si concentrano nella parte Nord orientale del Paese.
Considerando lo scopo di tali finanziamenti risulta che la quasi totalità dei mutui concessi, circa il 95%, viene erogata per permettere l’acquisto dell’immobile. Sono invece molto più marginali i numeri per sostituzioni e surroghe, che rappresentano infatti il 4.5% appena della richiesta mutui. Il 40% dei non italiani preferisce sottoscrivere mutui a tasso fisso, mentre poco più della metà predilige quello variabile.
Per quanto riguarda la durata media del piano di ammortamento, questa è di 24.3 anni: il 71.5% dei richiedenti sceglie un piano di ammortamento compreso tra i 21 e i 30 anni, mentre il 28.5% del totale si impegna di chiudere il mutuo entro 10 o 20 anni al massimo. Infine, l’importo medio erogato si attesta su una cifra pari a 96.400 euro.