Solvibilità, quanto è importante per una banca?

La solvibilità rappresenta la capacità di un debitore di riuscire a far fronte con puntualità ai propri obblighi di pagamento. Il debitore può essere in questo caso lo Stato stesso, ma anche una banca, un istituto finanziario, un’impresa o un semplice cittadino.

Questa capacità assume una certa importanza quando parliamo di istituti finanziari. Per i clienti, infatti, è fondamentale sapere se il proprio istituto di credito sia solvibile o meno, perché una banca solvibile è anche una banca che può dare garanzie in termini di solidità della struttura e di equilibrio tra risorse e impieghi. In termini pratici, affidarsi a un istituto finanziario solvibile significa sapere di poter conservare i propri risparmi o effettuare degli investimenti in tutta sicurezza.

Mantenere delle buone performance in termini di solvibilità bancaria è importante non solo per la singola banca e per i clienti che vi si appoggiamo, ma è rilevante anche per tutto il sistema economico. Le insolvenze del sistema bancario infatti possono produrre conseguenze negative anche sugli altri operatori, avviando quello che possiamo definire come un pericoloso effetto domino.

Per allontanare il rischio che ci possa essere scarsa capacità di far fronte ai debiti, sono stati fissati dei coefficienti di rendimento che tutte le banche sono tenute a rispettare: questi coefficienti si determinano col rapporto tra il capitale e il totale delle attività, e stanno a rappresentare il valore minimo che può assumere il capitale di vigilanza. Il valore minimo, a sua volta, è fissato per il sistema bancario nei cosiddetti accordi di Basilea.

Impostazioni privacy