IBAN di un conto corrente: a cosa serve esattamente?

IBAN è l’acronimo di International Bank Account Number. Si tratta di una sequenza alfanumerica che identifica in modo univoco una determinata utenza bancaria. L’uso di tale codice rappresenta uno standard utilizzato su scala internazionale sin dal 1997.

Il codice IBAN è composto in primo luogo da due lettere che indicano il Paese di riferimento (i conti correnti italiani infatti hanno IBAN che inizia con IT). Dopo di che ci sono due cifre di controllo e a seguire tutta una serie di lettere e numeri che rappresentano il BBAN della nazione.

Questa lunga sequenza alfanumerica che segue al codice del Paese e alle due cifre di controllo è scomponibile in più parti che prendono il nome di ABI, CAB, CIN e numero di conto corrente. In particolare, il BBAN è composto da una lettera che identifica il codice CIN (Control Internal Number), da cinque numeri che rappresentano le coordinate ABI (Associazione Bancaria Italiana), da cinque numeri che identificano il CAB (Codice di Avviamento Bancario) e da altri 12 caratteri alfanumerici finali che identificano univocamente il numero del conto corrente.

L’IBAN è praticamente un risultato di sintesi di tutte queste voci, nonché quella stringa che viene utilizzata per inviare e/o ricevere denaro sul proprio conto corrente. L’uso di questo codice infatti è divenuto obbligatorio ormai dal 2008 per tutte le operazioni di bonifico effettuate sia tra Italia e Italia, sia in tutta l’area SEPA.

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