Interessi passivi sul mutuo: cosa sono e come si determinano

Gli interessi passivi sul mutuo rappresentano una voce di costo per il debitore, mentre per il creditore che ha concesso il finanziamento rappresentano un introito, un guadagno che va a ripagare il fatto di aver rinunciato a una somma di denaro per un determinato periodo di tempo. Questi interessi tendono ad essere maggiori quanto più alta è la somma di denaro che si dà in prestito e quanto più è esteso il lasso di tempo su cui si estenderà il piano di rimborso.

In un mutuo, gli interessi passivi vengono corrisposti al creditore direttamente attraverso il pagamento delle rate. Rate che fanno parte, per l’appunto, del piano di ammortamento pattuito tra le parti.

Di solito le rate vengono pagate con una cadenza mensile e sono composte per una parte di una quota di capitale e per un’altra parte da una quota di interessi passivi: il fatto che su una rata sia poi maggiore la quota capitale, siano maggiori gli interessi o che le due voci siano presenti in egual misura, dipende strettamente dalle condizioni imposte dal creditore.

Ma come si determinano gli interessi passivi sul mutuo? Come accennavamo poc’anzi, i criteri che portano alla loro determinazione sono praticamente gli stessi che intervengono in una qualunque altra forma di prestito. Per cui ad incidere sull’ammontare degli interessi passivi v’è sicuramente l’importo del capitale concesso in prestito, v’è sicuramente la durata del piano di rimborso e, nel particolare caso dei mutui, v’è anche l’influenza dei tassi Euribor e Eurirs (ossia di quei due valori che indicano i costi sostenuti dalla banca per avere a sua volta in prestito quel denaro).

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