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Economia e Finanza

Manutenzione caldaia, attenzione ai controlli: quanto paghi se non ti adegui

Non tutti lo sanno, ma i mancati interventi di manutenzione alla caldaia sono obbligatori per legge. Ecco che multe si rischia di pagare per chi trascura questi controlli. 

Da quando lo scorso anno, i prezzi sulle bollette di luce e gas hanno iniziato ad aumentare a dismisura, sempre più consumatori italiani si interrogano su come risparmiare sul costo dell’energia. Per molte famiglie le bollette stanno infatti diventando insostenibili, costringendoli a risparmiare sui consumi, come mai accaduto prima negli anni scorsi.

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Ed è per questo ad esempio, che aumentano le ricerche su internet su come fare una corretta manutenzione alla caldaia. In primo luogo, perché riuscire a mantenere una caldaia al massimo dell’efficienza consente un risparmio sui consumi non indifferente. Non bisogna però dimenticare che questi controlli oltretutto spesso sono obbligatori per legge. E in alcuni casi, possono anche scattare delle sanzioni molto pesanti nei confronti dei cittadini. 

Manutenzione Caldaia, ecco quali controlli sono indispensabili

La prima cosa da capire è che quando parliamo di  tutto il processo di manutenzione della caldaia, ci stiamo riferendo al funzionamento interno dell’impianto, e alla pulizia che deve essere fatta periodicamente sul bruciatore e sullo scambiatore di regolazioni.

Ma cos’è il bruciatore? Con questo termine si intende un componente fondamentale per il funzionamento della caldaia. È lì infatti che avviene la miscelazione tra combustibile e comburente. È un processo che però alla lunga, rilascia delle scorie all’interno del bruciatore. E nel momento in cui non viene effettuata una pulizia periodica, queste scorie si accumulano negli anni fino a causare malfunzionamenti alla macchina. 

Che cos’è lo scambiatore e a cosa serve

Lo scambiatore è invece un componente fondamentale di questa macchina, in quanto è qui che l’acqua che arriva dalla rete idrica viene riscaldata, per poi essere successivamente inserita all’interno dell’impianto di riscaldamento. Ma proprio per il fatto di ospitare costantemente acqua al suo interno, lo scambiatore negli anni può essere eroso da tutto il calcare che viene prodotto in questa operazione.

Controllare ed efficientare di tanto in tanto lo scambiatore consente un risparmio non indifferente. E questo perché nel momento in cui si danneggia troppo, c’è bisogno del costoso intervento di una ditta specializzata. Tutte le caldaie inoltre, al momento dell’acquisto, hanno un libretto di istruzioni tecniche, in cui sono contenute tutte le informazioni specifiche del modello acquistato per la manutenzione. 

Manutenzione caldaia, gli obblighi del locatore su una casa in affitto

Ma a chi spettano queste spese di manutenzione, nel caso in cui ad esempio ci si ritrova in una casa in affitto? La legge su questo punto è molto chiara. Come stabilisce l’articolo 1576 del Codice Civile, a carico del locatore possono essere addebitate solo le spese straordinarie, come la sostituzione della caldaia a seguito di un guasto irreversibile, o eventuali adeguamenti che vanno apportati a seguito di una nuova disposizione di legge. Le restanti spese sono invece sempre a carico di chi vive in affitto nell’abitazione.

In genere, un intervento di manutenzione sulla caldaia da parte di una ditta specializzata, e che dunque ha tecnici abilitati per legge a questi controlli, si aggira intorno ai 100 euro. Anche se questo costo naturalmente, varia a seconda della regione in cui ci troviamo. Al Sud ad esempio, rispetto a città come MIlano, questi interventi sono solitamente meno costosi. 

A quali sanzioni si può andare incontro

Questi interventi, come si accennava in precedenza, sono obbligatori per legge. È stato infatti il decreto numero 74 del 2023, che si è occupato di definire efficienza e regole degli impianti climatici e di riscaldamento nelle abitazioni private,  a stabilire come i controlli di manutenzione della caldaia devono essere necessariamente periodici e regolari. I contribuenti che non rispettano questa direttiva, possono andare incontro a pesanti multe.

In caso di un accertamento che stabilisce la mancata revisione della caldaia ad esempio, le sanzioni previste si aggirano tra i 50 e i 200 euro. Una cifra che invece sale di molto se a seguito di un controllo, si è sprovvisti del libretto caldaia. per questa irregolarità invece, le sanzioni previste vanno dai 500 ai 600 euro. 

Se non fai questi controlli, le multe possono arrivare fino a 3mila euro

Le multe invece salgono fino a tremila euro, se dopo un controllo viene accertato il mancato controllo dell’impianto di combustione e del suo regolare funzionamento. Il Comune, nel momento in cui riscontra a convalida un’irregolarità del cittadino in tal senso, deve però concedere al cittadino, prima di erogare la multa, un tempo massimo di venti giorni per poter regolarizzare la sua posizione. decaduta questo termine, se il cittadino non ha ancora adempiuto a questo obbligo, può far scattare la sanzione. 

Published by
Marco Infanti