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Categories: Attualità

Case disponibili a 1 euro, è tutto vero: la spiegazione è molto semplice

In molti casi di subita di determinati annunci e di eventuali operazioni messe in atto dalle stesse amministrazioni comunali.

Spesso ci si trova di fronte a particolari annunci immobiliari, per cosi dire, spesso vere e proprie operazioni organizzate dagli stessi amministratori comunali. Case in vendita o magari in affitto per pochissimi euro. In molti casi si parla addirittura del prezzo simbolico di 1 euro. In chi legge, scattano subito i dubbi, le perplessità. Incredibile, impossibile, si direbbe. Eppure è tutto vero. Il motivo è molto più semplice di quanto si possa pensare.

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Ad ogni modo parliamo di situazioni ampiamente proposte e ben sostenute, per cosi dire, dalle stesse amministrazioni locali. Nella quasi totalità dei casi ci troviamo di fronte a operazioni più che mai dovute, in qualche modo, quasi obbligatorie, per sostenere in qualche modo la stessa esistenza di quello specifico contesto. Parliamo quasi sempre, in questi casi di comuni piccolissimi quasi sempre sotto i 5mila abitanti, per ovvie ragioni.

Le ragioni, definite in qualche modo ovvie, sono da rifarsi in parte anche allo stesso spopolamento di alcuni territori italiani. Pensiamo per esempio ai classici borghi medievali, più che mai al centro degli interessi dei turisti e in moltissimi casi definiti patrimonio del nostro paese sotto ogni punto di vista. Bene in tantissime situazioni certe operazioni contribuiscono dunque a tenere viva la presenza in certi posti, contribuire a non svuotarli del tutto.

Parliamo quasi sempre di borghi arroccati in posti spesso proibitivi. Viene naturale quindi immaginare un graduale abbandono da parte dei cittadini autoctoni di quelle zone alla ricerca di una vivibilità completamente diversa. In questi luoghi spesso non ci sono nascite, il lavoro è poco, è difficile frequentare scuole o università abitandoci. I problemi insomma in un certo senso non sono davvero pochi. Le istituzioni spingono insomma per tamponare queste situazioni.

Pensiamo quindi a quanto abbiamo visto in passato. Spesso anche molti comuni hanno provveduto ad adottare simili iniziative. Per provare in qualche modo a rianimare, per cosi dire, lo stesso contesto. Residenza obbligatoria per i nuovi proprietari degli immobili ceduti a prezzi simbolici, l’impegno quindi a vivere quei luoghi a farsi una famiglia in quei posti specifici. Un impegno insomma preciso, in cambio di una casa che tra qualche anno magari varrà tantissimi soldi.

Case disponibili a 1 euro, è tutto vero: cosa sta succedendo a Acerenza

Nel caso specifico andiamo a comprendere quello che sta succedendo ad Acerenza, piccolo borgo lucano. Parliamo di uno dei contesti specifici ritenuti ufficialmente tra i più belli d’Italia. Arroccato a 800 metri di quota tra i monti del potentino. Parliamo poi di un luogo avvolto nella magia. Secondo alcuni, le vicende di questa piccola località si intrecciano addirittura con quelle del Sacro Gral. Si dice insomma che il “calice” per eccellenza si trovi murato all’interno della Cattedrale del piccolo paese.

Al tempo stesso, si racconta che la stessa Cattedrale conservi la salma della figlia del Conte Vlad III di Valacchia, il celebre Conte Dracula. Nelle ultime settimane le istituzioni locali hanno lanciato un progetto molto interessante nel tentativo di tenere sempre più vivo, in qualche modo il borgo in questione. “Case a 1 euro”, nasce proprio da questa estrema esigenza. La cura continua degli immobili insomma, affidarli a chi vuole davvero contribuire a rendere unica questa località. Il Bando ufficiale è stato infatti da poco pubblicato dallo stesso Comune.

Hai un immobile nel centro storico – si legge nel bando –  che versa in condizioni di abbandono e sei stanco di pagare i tributi locali?  Donagli una nuova vita”. Il tutto è correlato da uno specifico regolamento, cosi come possiamo leggere sul sito web comunale che recita come segue: “Acerenza rientra nel 72% di quei piccoli comuni italiani che contano meno di cinquemila abitanti ma che contribuiscono a far brillare l’Italia con loro immenso patrimonio artistico, culturale e ambientale“.

Acerenza offre al visitatore una sequenza monumentale eccezionale e un centro storico unico nel suo genere per la presenza di vicoli e piazzette, che si identificano con l’ambiente medievale, e, che ad oggi, inseriscono il nostro borgo nella lista dei Comuni più belli d’Italia”.

Rifacendosi alle parole del grande Orazio – si legge ancora – , Acerenza si presenta come un faro nella pianura, un punto di riferimento bellissimo in cima ad una rupe di ottocento metri di altezza sul livello del mare. Acerenza ha avuto, per sette lunghi secoli, un’importanza strategica per tutto il meridione della nostra penisola. Da luogo di fortezza e presidio, così come citata da tutti i più grandi scrittori, si presta come un palcoscenico naturale con una forte connotazione turistica“.

Il nostro piccolo comune che si propone da faro e da motore propulsivo per l’intera area è riconosciuta da anni, insieme ad altri 10 comuni lucani come “città d’arte”, un percorso che parte da Matera “città della cultura” e che annovera tra essi anche Bernalda, Miglionico, Montescaglioso, Irsina, Tricarico, Acerenza, Forenza, Ripacandida,Venosa, Melfi, ovvero un progetto ambizioso che si propone di creare insieme a Matera un percorso turistico tra le città d’arte lucane e sulla via bradanica della cultura”.

Solo alcuni anni fa – prosegue – la prestigiosissima rivista americana, Forbes Italia che, narrando la Basilicata e le sue eccellenze culturali, definisce Acerenza tra le dieci mete più belle ma poco conosciute al mondo. La rivista, infatti inserisce Acerenza, il suo borgo e la sua splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta, nella classifica delle 10 mete italiane non scontate da far conoscere al mondo. Acerenza e il suo borgo medievale, come tutte le aree interne italiane e nonostante l’immensa bellezza ormai riconosciuta da tutti, ha sofferto negli ultimi decenni l’abbandono e lo spopolamento”.

Obiettivo principale dell’intera operazione è quell di recuperare, riqualificare e valorizzare il patrimonio immobiliare presente sul territorio in questione. In particolare si guarda al centro storico che in molti casi versa in condizioni che possono essere considerate di vero e proprio abbandono. Degrado, spesso presente in zona, strutture fatiscenti che restano figlie della noncuranza e della fuga di molti dal piccolo borgo. Un sogno insomma da restaurare e riportare in vita. Un sogno davvero importante e molto più a portata di mano di quanto si possa pensare.

Published by
Paolo Marsico