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Economia e Finanza

Assegno unico, c’è chi deve restituire fino a 210 euro per figlio: milioni di famiglie tremano

Occhio all’assegno unico, perché molte famiglie rischiano di dover restituire fino a 210 euro per figlio. Ecco il motivo che non ti aspetti.

Brutte notizie per molte famiglie che rischiano di dover restituire fino a 210 euro per figlio per via di alcune somme di assegno unico erroneamente erogate dall’Inps. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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A partire dall’aumento del costo della pasta fino ad arrivare al caro energia, sono tanti i fattori che continuano a pesare sulle nostre tasche. Un contesto difficile, che vede un numero crescente di persone, purtroppo, per cui riuscire a far fronte alle varie spese risulta sempre più difficile. Proprio in tale contesto, pertanto, non stupisce che siano in tanti ad attendere ogni mese con impazienza i vari pagamenti erogati dall’Inps.

Ne è un chiaro esempio l’assegno unico universale per figli a carico. Ebbene, soffermandosi su quest’ultimo, purtroppo, giungono brutte notizie per molte famiglie che rischiano di dover restituire fino a 210 euro per figlio per via di alcune somme di assegno unico erroneamente erogate. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Assegno unico, c’è chi deve restituire fino a 210 euro per figlio: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto, giungono brutte notizie per molte famiglie che rischiano di dover restituire fino a 210 euro per figlio per via di alcune somme di assegno unico erroneamente erogate. Ma cosa sta succedendo? Ebbene, ad essere coinvolte da tale situazione sono le famiglie composte da un solo genitore. A tal proposito si ricorda che l’articolo 4, comma 8 del decreto legislativo numero 230 del dicembre, prevede, così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale:

“Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1 fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro la maggiorazione non spetta”.

Ebbene, applicando alla lettera quanto stabilito dal decreto in questione, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha deciso di erogare tale maggiorazione solo a favore delle famiglie in cui sono presenti entrambi i genitori. Proprio per questo motivo le famiglie mono genitoriali che nel corso dei primi mesi del 2022 hanno ottenuto tale maggiorazione, dovranno restituire le somme in questione.

Già molte famiglie, in effetti, hanno visto sottrarre a partire dallo scorso novembre fino a 30 euro dalla quota mensile dell’assegno unico proprio per questo motivo. Una situazione che vede le famiglie interessate dover restituire fino a 210 euro per figlio, ovvero 30 euro al mese per sette mensilità. L’importo da restituire, ovviamente, aumenta all’aumentare del numero dei figli a carico. La speranza delle famiglie interessate, pertanto, è che il governo intervenga con misure ad hoc, volte a cambiare la situazione.

Published by
Veronica Caliandro