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Monete, e se ci fosse una 100 lire che vale un appartamento? Cerchiamola

Monete che si pensa possano aver dato già tutto ai collezionisti e non solo. Tutto sbagliato, in alcuni casi c’è ancora tanto.

In molti casi si è dell’idea che le monete, soprattutto quelle più recenti, certo relativamente recenti possano di per se valere davvero poco. Mai riflessioni fu più sbagliata. Il mercato collezionistico, quello che regola nello specifico settore anche il contesto monete, può regalare sorprese di ogni tipo. Non c’è anno, caratteristica o qualsiasi altro elemento che tengano di fronte alla possibilità di far girare, uno specifico esemplare tra i collezionisti di mezzo mondo.

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Nella maggior parte dei casi chi non è addentrato pienamente nello stesso collezionistico non è in grado di capire al meglio quelle che sono le dinamiche che forse più di tutte sono capaci di far schizzare il valore stesso di un determinato esemplare. Di questi tempi, stando a quanto dettato dal mercato circostante, possiamo affermare che non ci sono epoche o periodi di circolazione che tengano. Se un esemplare vale, vale al di la di ogni cosa.

Pensando all’Italia, ovviamente vengono in mente centinaia di esemplari appartenuti alla famiglia della vecchia lira. La riflessione in questo caso è giusta, sono moltissime infatti le monete appartenenti al vecchio conio italiano che oggi valgono tantissimi soldi. Questo indipendentemente però dal periodo di circolazione, per intenderci. Stesso esempio potrebbe essere fatto, per dire, per quel che riguarda l’attuale moneta comunitaria.

Soltanto vent’anni dalla messa in circolazione e già moltissimi esemplari che sono letteralmente ricercati dai collezionisti dell’intero pianeta. L’approccio dello stesso appassionato al contesto collezionistico è oggi completamente diverso. Il web ha praticamente rivoluzionato ogni cosa, aperto in qualche modo nuove frontiere, inaugurato nuovi punti di vista e soprattutto nuovi punti d’accesso all’intero universo.

Il web, oggi, offre, per dire, l’opportunità di raggiungere milioni di pagine di contenuti specifici in pochissimi secondi, da qualsiasi punto del pianeta, in modo del tutto gratuito. Notizie, descrizioni, informazioni, e chiaramente valutazioni dei singoli esemplari. Per gli stessi appassionati, poi, la possibilità di stabilire sempre nuovi contatti. Acquistare e vendere esemplari di monete in tutta sicurezza, partecipare ad aste online o in presenza.

Gli elementi da prendere in considerazione per le valutazioni di uno specifico esemplare restano gli stessi, restano come sempre non del tutto, però, valori universali. Pensiamo alla data di conio, al soggetto rappresentato su una delle due facciate, alla tiratura, all’eventuale appartenenza a serie speciali. La presenza, poi, sempre eventuale di errori di conio, difetti di produzione insomma. Infine, le condizioni di conservazione dello stesso esemplare.

Monete, e se ci fosse una 100 lire che vale un appartamento? Gli esemplari da sogno della vecchia lira

Uno degli esemplari che da tempo immemorabile ormai appassiona milioni di collezionisti in ogni parte del mondo è considerato uno dei pezzi più rappresentativi della vecchia lira: la 100 lire Minerva. Prodotta, nel nostro paese tra il 1955 e il 1989, questa moneta, è rimasta in circolazione fino all’arrivo dell’euro, alla soglia del duemila. Il nome specifico arriva dalla rappresentazione della dea Minerva che imbraccia una lancia con la mano sinistra mentre con l’altra prova a raggiungere dei rami di un albero d’alloro.

L’esemplare in questione, è il primo, nel 1955 a essere prodotto in acmonital, materiale molto diffuso da quel momento in poi nel nostro paese per l’appunto per il conio di monete. Nel caso specifico parliamo di un esemplare che in base alle varie versioni può avere un valore che oscilla tra le poche centinaia di euro fino a qualche migliaio di euro. Il tutto dipende, chiaramente, dall’anno di conio, dall’eventuale serie e dalle condizioni di conservazione.

Da non sottovalutare, poi, cosi come anticipato, l’eventuale presenza di erro di conio. Un esemplare specifico, emesso nei decenni passati per errore con la dicitura “prova” su una delle due facciate, oggi su alcune piattaforme web è stato messo in vendita anche per 200mila euro. Chiaramente nel caso in cui si fosse interessati all’acquisto di un esemplare del genere sarebbe il caso di sentire il parere di un esperto del settore.

Riportiamo, inoltre, di seguito un elenco dettagliato di tutti gli esemplari della vecchia lira che oggi, in qualche modo rappresentano il vero e proprio sogno nel cassetto di milioni e milioni di collezionisti:

  • monete coniate nel 1946 e 1947
  • 5 lire coniata nel 1956
  • 100 lire 1955 in perfette condizioni di conservazione
  • 2 lire e 50 lire coniate nel 1958
  • 20 lire coniata nel 1958
  • 500 lire d’argento con le caravelle, Unità d’Italia (1961) e Dante (1965)

Estremamente considerate, inoltre le seguenti monete del Regno d’Italia

  • 1 centesimo del 1902, 1908, 1911 e 1918
  • 2 centesimi del 1907, 1908, 1910 e 1912
  • 5 centesimi del 1908, 1909, 1912, 1913, 1915, 1919, 1936, 1937
  • 10 centesimi del 1919 e 1936
  • 20 centesimi del 1920 e 1936;
  • 25 centesimi del 1902 e 1903;
  • 50 centesimi del 1924, 1936 e 1943;
  • 1 lira del 1936 e 1943;
  • 2 lire del 1926, 1927, 1928, 1936, 1941, 1942 e 1943.
  • monete in argento e oro del Regno d’Italia da 1, 2, 5, 10, 20, 50 e 100 lire.

Chiaramente non è tutto. Massima attenzione per quelle che sono classificate generalemnte come le monete Pio XI dal valore nominale di 100 lire dal 1929 al 1937 e 10 centesimi del 1938. Da segnalare, inoltre le serie  annuali di Pio XI, comprese le 100 lire in oro, negli astucci originali. Riportiamo di seguito i vari esemplari in questione con anno di conio e valutazione attuale:

  • 1929 a €580
  • 1930 a €950
  • 1931 a €560
  • 1932 a €560
  • 1934 a € 500
  • 1935 a € 950
  • 1936 a € 500
  • 1937 a € 2400

Monete di Pio XII  con relativi valori:

  • 1939 a €380
  • 1940 a € 380
  • 1941 a € 390
  • 1942 a € 450
  • 1943 a € 500
  • 1944 a € 500
  • 1945 a € 500
  • 1946 a € 550
  • 1947 a € 600
  • 1948 a € 320
  • 1949 a € 500
  • 1950 a € 280
  • 1951 a € 480
  • 1952 a € 480
  • 1953 a € 480
  • 1954 a € 700
  • 1955 a € 1200 (SOLO ORO)
  • 1956 a € 500 (SOLO ORO)
  • 1957 a € 330 (SOLO ORO)
  • 1958 a € 330 (SOLO ORO)
  • 1959 a € 1150 (SOLO ORO)
L’immagine, in qualche modo romantica del collezionista “armato” di catalogo cartaceo per l’illustrazione e la valutazione degli esemplari in circolazione o meno, appartiene chiaramente al passato. Oggi, l’appassionato ha bisogno soltanto di una connessione, uno smartphone, o tablet o pc e magari la possibilità d’investire nella sua stessa passione. La magia, in qualche modo è tutta qui.
Published by
Paolo Marsico