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Economia e Finanza

Ricarica PostePay, inutile andare dal tabaccaio: vi spieghiamo perché

Fare la ricarica PostePay dal tabaccaio non sarà possibile se non avete con voi due importanti documenti necessari ai fini della richiesta.

Le direttive sull’uso della PostePay diventano più stringenti per monitorare più attentamente le operazioni sulla carta prepagata.

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La carta PostePay è tra le ricaricabili preferite dagli italiani. Consente di effettuare acquisti sia online che nei negozi fisici in sicurezza e scegliendo l‘Evolution si avrà anche un IBAN che consentirà di accreditare stipendio o pensione e di svolgere numerose operazioni. Uno strumento pratico, dunque, al passo con i tempi ma che non sfugge ai controlli del Fisco. Dove ci sono soldi c’è il mirino dell’Agenzia delle Entrate puntato per cercare di individuare illeciti riguardanti l’evasione fiscale. PostePay Evolution non è, dunque, esente da controlli e limitazioni. A tal proposito ricordiamo che sono state attivate nuove regole più stringenti volte a verificare un utilizzo corretto della ricaricabile. Nello specifico, sono state fornite nuove indicazioni proprio con riferimento alla ricarica della PostePay.

Ricarica PostePay, cosa sapere

Il titolare della carta ha varie possibilità per ricaricarla. Si può recare presso uno sportello atm ed effettuare la ricarica della PostePay tramite il conto corrente abbinato. Può presentarsi in un Ufficio Postale e fare domanda di ricarica avendo cura di prenotare un ticket per evitare lunghe file. La terza possibilità è recarsi presso un tabaccaio abilitato all’operazione.

In questo caso occorre tener conto, però, di alcune importanti informazioni. Secondo la Legge il tabaccaio può effettuare ricariche per un importo da un euro a 997,99 euro accettando anche i contanti. Esiste, però, un caso in cui l’esercente ha il diritto di negare la transazione. Parliamo dell’impossibilità da parte del richiedere di mostrare due fondamentali documenti.

I documenti che non possono mancare

Per effettuare la ricarica il tabaccaio chiederà di mostrare il documento di identità e il codice fiscale associato alla carta PostePay. Se dovesse mancare anche uno solo di questi due documenti la ricarica non potrà essere effettuata. Non solo. L’esercente può rifiutare l’operazione anche nel caso in cui si presenta una terza persona a ricaricare la carta con i documenti dell’intestatario. Questa sorta di delega non è concessa dalla Legge.

Supponiamo che il titolare della PostePay Evolution chieda alla mamma di recarsi dal tabaccaio per effettuare la ricarica e le dà codice fiscale e carta di identità. Ebbene per l’esercente non sarà comunque possibile soddisfare la richiesta perché si tratta di un’operazione non corretta. Questo da normativa, che poi si chiuda un occhio può capitare, soprattutto tra conoscenti.

Published by
Valentina Trogu