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Economia e Finanza

2023, il nuovo anno inizia con una certezza: abbiamo già perso 1.000 euro

Brutte notizie in arrivo con il 2023. Il nuovo anno, infatti, inizia con un’amara certezza, ovvero abbiamo già perso mille euro. Ecco il motivo che non ti aspetti.

Manca poco all’inizio del nuovo anno che porterà, purtroppo, con sé un’amara certezza. Ovvero l’aver perso già mille euro. Ma per quale motivo e cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Il mese di dicembre sta giungendo al termine e questo vuol dire che fra qualche giorno dovremo salutare l’anno in corso per dare il benvenuto al 2023. Un nuovo anno che, si spera, porterà con sé una ventata di notizie positive. Molti pensionati, in effetti, potranno beneficiare di una pensione di importo più alto rispetto a quello finora riconosciuto.

Allo stesso tempo, purtroppo, non mancano le brutte notizie. Il nuovo anno, infatti, inizierà con un’amara certezza. Ovvero l’aver perso già mille euro. Ma per quale motivo e cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

2023, il nuovo anno inizia con una certezza: abbiamo già perso 1.000 euro a causa dell’aumento dei prezzi

Oltre al caro carburante ci ritroviamo, purtroppo, a dover fare i conti con l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e delle bollette. Dei rincari non indifferenti che incidono pesantemente sulle tasche delle famiglie italiane. A lanciare l’allarme è il Codacons che ha sottolineato come, purtroppo, i prezzi siano destinati ad aumentare ulteriormente.

Basti pensare che se una famiglia decidesse di attivare oggi un contratto a prezzo bloccato per la fornitura di energia elettrica sul mercato libero arriverebbe a spendere circa 2.500 euro all’anno. Questo contro una media di 1.083 euro del mercato tutelato.

Non passano inosservati, inoltre, gli aumenti in campo alimentare. L’olio di semi, ad esempio, registra un aumento pari al 52,3% su base annua. Ma non solo, il Codacons stima aumenti pari al 49% per lo zucchero, 41,7% per il burro e 33,1% per il latte conservato. Ne consegua che una famiglia,  mediamente, si ritrova a spendere solo per l’alimentazione, ben 1.018 euro in più all’anno.

Se tutto questo non bastasse, il 2023 non sembra portare con sé delle notizie positive. Come sottolineato dal presidente Carlo Rienzi, infatti: “La situazione dei prezzi è purtroppo destinata a peggiorare. Il rialzo delle accise su benzina e gasolio scattato oggi porterà ad ulteriori rincari dei listini al dettaglio per una moltitudine di prodotti, con conseguenze negative sull’inflazione e sul potere d’acquisto delle famiglie”.

Published by
Veronica Caliandro