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Attualità

Uso cellulare alla guida, è finita: multe mai viste prima e patente che se ne va

L’uso del cellulare alla guida può essere molto pericoloso per questo è severamente punito dal Codice della Strada, che non ammette repliche in tal senso

Scopriamo le varie tipologie di sanzioni previste in questi frangenti e quali potrebbero essere gli scenari futuri per cercare di risolvere questo increscioso problema.

Fonte Adobe Stock

Utilizzare il cellulare mentre si guida è purtroppo una prassi fin troppo consolidata. Infatti nonostante sia logico che possa comportare delle forti situazioni di pericolo, molti automobilisti continuano a lasciarsi andare a questo comportamento trasgressivo.

Per fortuna però il Codice della Strada non è sempre così benevolo. Le sanzioni previste infatti possono essere piuttosto “salate”. Andiamo a vedere le varie casistiche e quali modifiche potrebbero essere apportate in futuro per venire a capo della situazione.

Uso cellulare alla guida: ecco le varie tipologie di multe

Il nostro Codice della Strada disciplina questa materia nell’articolo 173 che recita nello specifico: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie”.

Per effetto di quanto riportato le sanzioni prevista vanno da un minimo di 165 euro fino ad un massimo di 661 euro. Qualora si venga sorpresi nuovamente con il cellulare durante la guida entro due anni dalla prima violazione si può incorrere nella sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.

Il verbale può essere emesso anche in assenza di contestazione immediata. Le forze dell’ordine infatti possono multare il trasgressore anche solo per averlo visto con il dispositivo tra le mani durante la conduzione di un veicolo.

Naturalmente devono essere riportati con la massima precisione gli estremi della violazione e i motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata. In caso contrario si può ricorrere al Giudice di pace competente per il territorio per cercare di annullare il provvedimento.

Qualora invece si venga colti sul fatto, valgono i principi dell’articolo 173 del Codice della strada. Quindi un eventuale ricorso potrebbe non sortire gli effetti sperati. In generale visti i numerosi incidenti stradali per via di questa assurda tendenza, l’opinione pubblica sta spingendo per sollecitare il legislatore ad intervenire con il ritiro della patente in caso di utilizzo di uno dispositivo mobile alla guida. Al momento tutto tace. Non è da escludere però che in futuro possano arrivare delle restrizioni più ferree.

Published by
Antonio Pilato